GUIDE ESCURSIONISTICHE, ACCOMPAGNATORI DI MEDIA MONTAGNA - GUIDA ALL’USO!
Cosa sono e cosa fanno, scopriamo una figura professionale importante e poco conosciuta in Italia
Negli ultimi anni la crisi economica ha spinto diverse persone a cambiare radicalmente lavoro, questo da una lato è positivo perché significa che una parte della nostra civiltà è predisposta al cambiamento ma dall’altro lato, per chi si dedica ad una professione alternativa, questo cambiamento crea non poche difficoltà. Perché? Quando si parla di normative, leggi, albi, corsi e qualunque altra formalità per diventare professionisti, l’Italia è il “non plus ultra” per l’eccesso di burocrazia e fiscalità; se aggiungiamo che alcune professioni non sono per niente valorizzate e promosse, la scarsa conoscenza e la confusione tra la gente regna sovrana.
Una di queste professioni, sconosciute ai tanti, è quella legata all’accompagnamento in montagna. La maggioranza delle persone sa che l’accompagnamento in montagna è svolto dalle Guide Alpine (GA), queste sono figure professionali molto preparate in grado di accompagnare alpinisti o persone comuni con un minimo di allenamento in itinerari alpinistici che da soli non potrebbero effettuare; le Guide Alpine hanno una grande esperienza e conoscenza dell’alta montagna e sono dei veri e propri tecnici e maestri delle manovre di sicurezza e dell’utilizzo dell’attrezzatura specifica oltre a molte altre qualità.
Quello che invece molte persone non conoscono è l’esistenza delle Guide Escursionistiche e degli Accompagnatori di media Montagna (GAE e AmM), figure professionali formate da istituti professionali certificati e riconosciuti dalle regioni o dai collegi di guide, che svolgono attività di accompagnamento su itinerari escursionistici dove non occorre l’uso di tecniche ed attrezzature alpinistiche.
Ma chi sono e cosa fanno?
Ciò che accomuna le due figure, che però differiscono per alcuni aspetti di formazione e inquadramento, è l’accompagnamento sui sentieri di montagna con una “marcia in più”: camminare lungo un sentiero, seguire le indicazioni e consultare una mappa non è una pratica molto difficile e tanti con un po’ di esperienza e attenzione sono in grado di farlo. Ma ciò che realmente distingue queste due figure professionali è il bagaglio naturalistico e culturale che portano e trasmettono ad ogni escursione, sono figure che lavorano in parallelo con le Guide Alpine con le quali condividono solo parte dell’ambiente. Mentre le GA garantiscono alti margini di sicurezza sui vie alpinistiche le GAE e gli AmM, oltre a garantire un’ottima preparazione tecnica sull’accompagnamento in percorsi escursionistici, hanno il compito fondamentale di illustrare le peculiarità naturalistiche e culturali dell’ambiente montano. Le principali qualità e competenze delle GAE e degli AmM sono:
- Didattica ambientale
- Meteorologia
- Conoscenze geologiche e glaciologiche
- Conoscenze botaniche
- Conoscenze zoologiche
- Conoscenze di cultura alpina
- Conoscenze di storia dell’Alpinismo
- Topografia e orientamento
- Primo soccorso
- Conoscenza del territorio in cui accompagnano
- Capacità di organizzare itinerari tematici
- Capacità tecniche escursionistiche
- Gestione di gruppi di persone
- Escursioni con gruppi prevalentemente piccoli dove si pone particolare attenzione a fornire esperienze di qualità.
- Relazioni interpersonali e senso di responsabilità.
L’esperienza escursionistica con una guida non deve essere solo intesa come “non so dove e come andare in montagna quindi mi affido alla guida” ma anzi deve essere soprattutto intesa come: “vorrei trascorrere una giornata interessante divertente ed istruttiva in sicurezza”. La guida escursionistica nasce da una grande passione per l’ambiente naturale elemento fondamentale per riuscire a portare avanti questa professione. Un ruolo importante è anche quello di promuovere il territorio sul quale sta operando, cercando di coinvolgere le strutture e tutti gli altri operatori turistici.
Come riconoscere una guida certificata:
Le guide Escursionistiche hanno conseguito, dopo aver frequentato un corso, un titolo professionale rilasciato da un istituto accreditato dalla Regione di appartenenza o dalla quale si è frequentato il corso. Sono iscritte quindi ad un elenco regionale o provinciale dimostrabile attraverso un tesserino rilasciato dalla Regione o provincia. Esiste una associazione di categoria nazionale, AIGAE, che fornisce supporto assicurativo e pratico alle guide abilitate.
Gli Accompagnatori di Media Montagna, hanno frequentato un corso presso il collegio delle Guide Alpine della regione dove si sono formate e se superato positivamente, sono iscritte all’albo regionale delle guide.
Non è una professione facile, parola di guida: La concorrenza è altissima, complice una assente regolamentazione tariffaria che spinge le guide professioniste a lavorare al limite dei costi e dall'abusivismo. Ogni escursione va provata, studiata e pubblicizzata utilizzando vari canali (giornali e internet), un lavoro che impegna parecchie ore dove tutti i costi sono completamente a carico della guida. Per riuscire a lavorare accompagnando due o tre giorni alla settimana occorre dedicare a tempo pieno i restanti giorni stando dietro a un computer per ricercare informazioni, consultando mappe, telefonando alle strutture e provando le escursioni sul campo. Un grandissimo lavoro ma molto precario perché influenzato dal meteo, basta avere una estate terribile come quella del 2014 e i guadagni sono scarsi.
L’invito è quindi rivolto ai neofiti così come agli esperti: provate ad uscire con un professionista della montagna.