Un piccolo vademecum sulla scelta dell'attrezzo giusto.
Negli ultimi anni assistiamo sempre di più a lunghi periodi di siccità invernale: Neve assente o scarsa, temperature rigide seguite da temperature miti. Questo se da un lato accontenta gli amanti dei sentieri sgombri da neve, da un altro crea un problema ambientale. Ma per gli amanti dei "sentieri anche d'inverno" il ghiaccio e la neve dura possono comprometterne la percorribilità di alcuni tratti. Questo tipo di problematica si presenta proprio quando c’è poca neve che, con i cicli di fusione e rigelo, diventa dura e molto insidiosa.
Quando facciamo le nostre escursioni invernali spesso ci troviamo nella situazione per la quale le ciaspole sono di impiccio: neve dura, poca neve, sentiero a gradoni rocciosi difficili per le ciaspole, ecc... Camminare senza ciaspole diventa comunque scivoloso. Peggio se ti capita di trovare la brutta sorpresa del sentiero invaso dal ghiaccio specialmente su traversi o tratti esposti dove l'unica soluzione sarebbe quella di tornare indietro.
Cosa fare? semplice e diretto, usa i ramponi!
In commercio negli ultimi anni si trovano i così chiamati ramponcini da escursionismo che sono una copia molto ridotta di un rampone ma che assomigliano di più alle catene da neve! Si calzano velocemente grazie ad una fascia elastica.
Li ho usati spesso anch'io ma nel corso dell'utilizzo ci si è resi conto che la loro tenuta e stabilità è molto precaria. Questo è dovuto dal fatto che i "denti" di questi attrezzi sono poco pronunciati rendendo, soprattutto su ghiaccio vivo e pendenze oltre i 20°, inefficace la tenuta. Inoltre i ramponcini sono calzati e fissati con un robusto elastico ma se fortemente sollecitato, come sui traversi, possono provocare lo spostamento del ramponcino.
Una nota importante va spesa sulle gomme chiodate che si trovano in commercio e che a mio parere andrebbero tolti dal mercato, sono pericolosissimi per l'escursionismo, non usateli!
Queste condizioni si verificano proprio quando gli attrezzi devono fare la loro funzione nei punti critici e possiamo immaginare i problemi che ne derivano.
Il rampone classico, intendo quello da neve leggero con 10 punte, avendo delle punte molto più pronunciate "morde" meglio la neve e il ghiaccio, inoltre il sistema di fissaggio e allacciatura garantisce stabilità anche su forti sollecitazioni. Per contro sono un pizzico più laboriosi da calzare, se il sentiero è roccioso occorre farci l'abitudine perché la camminata è più difficoltosa. Questi tipi di ramponi di norma vengono venduti per la progressione su neve e per lo scialpinismo. Hanno una allacciatura universale e si adattano a tutti gli scarponi da trekking, purché siano a collo alto. Inoltre una volta che sono regolati sulla misura del nostro scarpone e si ha preso un po' di manualità con il sistema di allacciatura risultano abbastanza veloci da calzare.
RAMPONI A 10 PUNTE
PRO:
- Ottima tenuta su tutti i terreni escursionistici
- aderiscono sullo scarpone e non si muovono anche con forti sollecitazioni
- si possono usare anche se il terreno è parzialmente innevato.
- allacciatura universale
- Una volta regolati per il proprio scarpone diventano veloci da indossare
- Non si forma lo zoccolo di neve sotto la suola
- rendono più rigida la suola migliorando la stabilità
CONTRO:
- Sono più costosi
- sono più macchinosi da regolare
- Pesano qualche grammo in più dei ramponcini
RAMPONCINO CON ELASTICO
PRO:
- Leggeri
- veloci da indossare
CONTRO:
- Non tengono sui sentieri ripidi
- Non garantiscono la tenuta sul ghiaccio
- Si muovono se sollecitati con perdita di stabilità
- Si rompono facilmente
- Si possono usare solo su sentieri pianeggianti e poco ghiacciati
Il mio consiglio è di limitare l'utilizzo di questi ramponcini ai terreni molto facili e di prediligere il rampone da neve più performante e sicuro. Lascio a te la scelta anche se tutto sommato ti ho già guidato per una tipolgia, ma considera sempre che tipo di escursioni intendi affrontare e se ti servono ulteriori informazioni contattami!