UNA BELLA CIASPOLATA AI CONFINI DEL PARCO VEGLIA DEVERO IN OSSOLA
Racconto della gita del 23 febbraio 2014
Giornata limpida e calda, questa è stata la cornice del quadro escursionistico di questa domenica 23 Febbraio appena trascorsa. Il quadro era rappresentato, dalle bellissime montagne Ossolane, dallo sfondo del trittico del Sempione (weissmies, Lagginhorn e Fletschorn), dal racconto di esseri mitologici e di streghe e dalla conoscenza della bellissima natura che incontravamo strada facendo.
Siamo partiti con un po' di ritardo, e ce la siamo presa con calma sia al bar e sia durante la salita, ma la giornata prometteva cielo limpido e terso e il nostro percorso non era esposto a particolari pericoli di valanga. Quindi perché affannarci per arrivare su presto, godiamoci invece l'aria aperta e la giornata quasi estiva. L'alpe Solcio è una bellissima zona di baite, alcune dedicate alla pastorizia estiva, altre ristrutturate come baite private, ma tutte dominate dall'alto dal Rifugio Crosta. Grazie alla sua posizione privilegiata, il rifugio, gode di una bellissima vista sull'affascinante vallone di Solcio con il suo Pizzo Boni, a guardia del Cistella, e dalla parte opposta è affacciato sulla sottostante piana Ossolana.
Siamo partiti dalla strada per Maulone, la via più lunga ma più sicura in inverno per raggiungere il rifugio. La neve nella parte bassa è poca e nella notte sembra aver rigelato abbastanza, il percorso era completamente battuto, tracciato nei tagli per evitare parte della poderale e quindi comodo da salire. Molte piante risultavano abbattute, dal carico della tanta neve scesa ad inizio mese, ma grazie al duro lavoro dei gestori del rifugio, il percorso era pulito e privo di ostacoli. La giornata calda ci ha fatto sentire di più la fatica della salita, la neve era già luccicante a metà mattina. Pensare che siamo solo a fine febbraio! questo inverno è davvero fuori dal comune!
Il percorso davanti a noi era abbastanza lungo, ma non è mancata occasione per parlare di orogenesi alpina, dall'alto è possibile notare la conformazione delle valli ed è più facile spiegare, la grande erosione glaciale che ha modellato le montagne che oggi vediamo. Abbiamo scoperto insieme che nelle nostre alpi a volte si trovano pezzi di "Africa" e tante altre cursiosità. Ma soprattutto si è parlato di miti e leggende, perché le alpi ne sono piene. Spesso queste storie si assomigliano, ma in ogni valle ed in ogni paese esiste una versione "propria" che assume i caratteri locali. Storie di streghe, di draghi e pastorelli che hanno arricchito questa bellissima giornata. Perché camminare in montagna è bellissimo, ma camminare imparando ed accrescendo le nostre conoscenze lo è ancora di più.
Un mio caloroso grazie e complimento va ai partecipanti di questa bellissima gita: Nadia, Bruno, Stefano e Manuela. Giornata vissuta interamente, dall'alba al tramonto!!