ALTA LUCE SALTATA CAUSA GUASTO ELETTRICO!
Quando l'aureola della "sfiga fantozziana" incombe su un gruppo di escursionisti
Escursione del 30 Luglio 2017
Domenica di fine luglio, si respira aria di vacanza e succede che anche le funivie del Monte Rosa reclamano le vacanze, stanche del continuo sali e scendi. Così il malcapitato gruppo milanese-novarese-anconetano-bergamasco si ritrova ad attendere una funivia che mai funzionerà. Cosa fare?
Mentre nel mio stomaco iniza a formarsi l'acido che riuscirebbe a corrodere anche venti pasticche di malox, cerco di trovare una soluzione: salire a piedi al gabiet?
direi di no non riuscieremmo a fare una escursione decente e passeremmo la giornata a salire un dislivello assurdo. Quindi decido per una alternativa dell'ultimo minuto, verso il lato opposto della valle così da avere il Rosa in primo piano.
Cambio veloce dei biglietti ed eccoci a Sant'Anna, tra il nervoso e cercando di guardare il percorso sulla mappa e sui cartelli escursionistici che si confondono con quelli delle piste riesco anche a sbagliare il sentiero andando a cacciarmi alle falesie. Sono ormai con i nervi che sfiorano i fulmini che arriveranno nel tardo pomeriggio, il tempo passa ma alla fine con una ripida risalita per le piste ci ritroviamo sulla retta via.
Il lato positivo è che il tempo tiene alla grande, il cielo è azzurro e sembra che almeno l'umore della ciurma è alto mentre il mio è letteralmente sotto i piedi.
Saliamo in maniera decisa così da riuscire a raggiungere almeno il colle del Rothorn con il suo bel panorama, mentre i discorsi spaziano sulla possibilità di raggiungere una ipotetica Francia con la seggiovia, il dibattito della provenienza del Camoscio d'Oro e la chiappa soda che di li a poco ci verrà per la pendenza.
Qualcuno, a causa della risalita fuori programma piuttosto ripida, accusa stanchezza costringendoli ad una pausa forzata da quì però il panorama è ottimo, mentre noi proseguiamo verso il passo ormai non troppo lontano.
Fino a raggiungerlo e godere del suo bel panorama
Il vento è piuttosto teso, le nuvole corrono veloci ed iniziano a prepararsi all'attacco pomeridiano anche se per il momento sono piuttosto inocque: bianche ma molto dense in stile panna montata. Scendiamo verso i laghi dove ci concediamo una meritata pausa tra gli eriofori.
Dai laghetti scendiamo al ristoro all'arrivo della funivia in tempo prima della grandinata seguita da una bella pausa asciutta che ci ha permesso di ridiscendere a valle prima dell'imminente bufera che ha flagellato la valle di Gressoney nel tardo pomeriggio e mentre la percorrevamo con le nostre auto.
Che dire grazie a tutto il gruppo per la pazienza, purtroppo anche le funivie si guastano e le guide si arrabbiano, per la rabbia sbagliano sentiero ecc.. ecc... ecc... ma che comunque la giornata è risultata bella, allegra, divertente e interessante lo stesso.
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