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TOUR DEL VANNINO

Una splendida escursione ad anello in Val Formazza al Lago del Vannino e ai suoi passi

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Quale migliore giornata per compiere una escursione in un bellissimo angolo alpino di una altrettanto stupenda Val Formazza. Un luogo dove natura, cultura, passato e presente si fondono assieme. Se vogliamo tirare fuori un argomento di cui parlare qui se ne trovano tantissimi. Una diga con la sua storia il suo lavoro silenzioso ma indispensabile per far funzionare il pc che utilizzi per leggere questo articolo, cime meno conosciute ma molto affascinate, un ambiente di alta quota paradisiaco e spesso solitario.

Si parte da Canza, e sfruttando la comodità offerta dalla seggiovia si sale fino alla sua stazione di arrivo. Appena scesi dalla seggiovia veniamo accolti dal Monte Giove con tutto il suo splendore, da questo versante mostra la sua severità e altitudine. Qui haimè ci tocca percorrere una noiosa strada poderale che ci conduce fino al bel Rifugio Margaroli, ma lungo il percorso non manca il piacevole fresco del bosco circostante che con la sua dolce musica cantata dai numerosi uccelli che lo popolano ci rallegrano durante il nostro cammino. Un senso di pace ci accoglie, sopratutto quando non si incontrano molte persone.

Giungiamo al Rifugio Margaroli, del Cai di Domodossola e a fianco ad esso possiamo ammirare l'invaso del Vannino che ha creato uno splendido lago dai colori blu intenso, qui la storia dell'idroelettrico ha segnato il passo in tutta la Val Formazza e la Val d'Ossola, alcune di queste opere sono un esempio di grande ingegneria umana che in alcuni casi si sposano con l'ambiente circostante. Un caffè grazie! non si può ripartire senza un caffè, la giornata è limpida e serena lasciandoci presagire che la giornata sarà stabile.Vannino-0230

Ci rimettiamo faticosamente in marcia, anche se i prati circostanti ci invitano ad una rilassante pennichella, costeggiando lato sinistro orografico del Lago in direzione della Scatta Minoia. Il lungo traverso in leggera ascesa ci porta sempre più alti fino a raggiungere un ripiano dove si trova l'incantevole Alpe Curzalma dominata dalle Torri del Vannino. Una piccola pausa è d'obbligo sia per scattare qualche foto e sia per ammirare e sentire l'immensità di questo silenzio rotto solo dallo scorrere dell'acqua nel vicino ruscello. Questo piccolo alpeggio ospita anche una bella ed interessante zona umida che in estate mostra tutto il suo fascino con la fioritura degli Eriofori e di tante altre specie floreali tipiche delle zone umide.

Dopo la pausa contemplativa, ripartiamo per salire verso il passo della Scatta, porta di accesso per l'altrettanto splendido Alpe Devero, ma prima di giungerci veniamo accolti da un piccolo laghetto dove lo sguardo viene catturato dalla sua bellezza e dalla bella vista del Monte Giove, che inizia a mostrare il suo lato più "dolce" e meno alpinistico. La salita ora si fa tra pietrume e qualche piccolo nevaio residuo fino a raggiungere la Scatta Minoia dove si trova anche il piccolo bivacco. La vista, anche se preclusa dalla Punta della Scatta e dal Monte Minoia è stupenda, da quassù possiamo vedere i ripiani superiori del grande Est di Devero, mentre le cime spaziano dalle vicine Punta della Rossa, Pizzo di Crampiolo e Cervandone, fino ad arrivare alla piramide del Bietschorn in Svizzera. Spostandoci verso il Monte Minoia, riusciamo a scorgere la cima della Punta d'Arbola che sovrasta tutta la zona della Val Formazza.

Qui ci godiamo la meritata pausa e scorgendo le cime all'orizzone sognamo nuovi percorsi, nuove idee balzano in testa e la voglia di esplorare le nostre montagne è sempre più forte.

Vannino-0244La giornata è stupenda e la voglia di scendere è poca, allora allunghiamo il nostro giro passando anche per il Passo del Busin e compiendo un bellissimo percorso ad anello lungo tutto il vallone del Vannino. Si scende di qualche decina di metri a ritroso e giuni ai ripiani sottostanti il Monte Minoia si traversa lungo un terreno di landa d'alta quota, costellata di massi zone umide e piccole praterie, uno spettacolo naturale bellissimo. Qualche piccolo sali scendi ed eccoci al Passo del Busin, dove possiamo ammirare un secondo lago artificiale, davanti a noi le cime che separano la Valle Antigorio dalla più appartata e selvaggia Valle Agarina e Cravariola e più a nord la Valle di Campo in Svizzera. Anche qui solo il rumore di una leggera brezza e qualche gracchio che svolazza sopra di noi alla ricerca di cibo. Una pausa contemplativa sia per la bellezza che per ammirare anche il grande lavoro umano che in un certo senso ha creato paesaggi incantevoli.

Si riparte ora, in discesa costeggiando il versante opposto del Lago del Vannino fino ad arrivare di nuovo al Rifugio Margaroli e ridiscendere per la poderale fino alla stazioncina di arrivo della seggiovia.

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