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QUATTRO SALTI AL BARBACAN IN VALMASINO

Una bellissima traversata ad anello, nel magico mondo del granito della Valmasino

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Ci sono dei giorni in cui ti eri fissato un programma ben definito, ma poi all'ultimo salta tutto. Quest'anno purtroppo ce ne sono troppe di queste occasioni! il meteo gioca brutti scherzi a volte, ma non sempre vince lui! Così è stata per questa domenica, a Ovest tempo in peggioramento dal primo pomeriggio, mentre le alpi centrali si salvano fino a sera inoltrata. Allora via verso la Valtellina e più precisamente in Valmasino.

Il giro di oggi è riservato a gambe molto allenate, piedi sicuri e assenza di vertigini. Con i suoi 1800 m di dislivello ed uno sviluppo di 15 Km occorre partire presto e avere un buon passo per compiere la traversata dei Bagni di Masino dalla Valle dell'Oro alla Val Porcellizzo.

Si parte dai Bagni di Masino, dove sono situate le omonime terme molto care alle signore dell'800! Si imbocca un largo sentiero nel bosco e troviamo subito un bivio con le paline segnaletiche. Questo è il punto di congiunzione dei due percorsi, andata e ritorno, seguiamo per la Valle dell'Oro ed il Rifugio Omio. Subito veniamo attaccati dalla ripida salita nel bosco che per fortuna è tutta in ombra. I boschi di queste valli sono favolosi e fiabeschi e merita davvero soffermarsi per ammirare la loro maestosità. Alla fine della lunga salita eccoci finalmente in uno stupendo balcone panoramico verso la testata della Valle dell'Oro. L'appellativo Oro non deriva dal fatto che sia presente il metallo prezioso in questa valle, ma per l'origine dialettale del nome. Davanti a noi ecco quindi comparire le bellissime sagome della Sfinge e dei pizzi dell'Oro, mente se ci voltiamo alla nostra destra possiamo vedere la valle opposta, la Val Porcellizzo, che percorreremo in discesa con le sue più conosciute cime del Pizzo Badile e del Cengalo. Da questo primo punto di sosta ci facciamo una scorpacciata di panorami!

Proseguiamo ora in un rado bosco per poi uscire definitivamente dalla vegetazione di alto fusto per raggiungere prima un bellissimo balmo e poi le praterie di alta quota, che ci conducono al bellissimo e panoramico terrazzo naturale del Rifugio Omio. Una piccola pausa prima di riprendere il lungo cammino verso il Passo di Barbacan, dove i panorami e la bellezza di queste montagne ci ipnotizzano. Ma è meglio lasciare l'ipnosi una volta raggiunto il passo!OroPorcellizzo-0326

Ci si incammina lungo queste stupende praterie costellate di massi levigati dall'antico ghiacciaio fino a raggiungere il canalino di rocce e di erbe del Barbacan. Dal basso la salita sembra impossibile, ma un bel sentiero e qualche catena ci aiuta a superare i tratti più ripidi e le facili roccette fino a giungere allo stretto intaglio del passo di Barbacan posto sulla cresta est dell'omonima cima. Fino a questo punto le difficoltà tecniche sono contenute, con solo un piccolo e facile salto di roccia da superare.

Dai suoi 2600 metri del Passo il panorama è superbo, in un colpo d'occhio abbiamo la vista delle testate delle due valli con le loro teorie di cime granitiche di grande splendore. Da qui possiamo vedere gran parte del percorso appena fatto e quello che ci aspetta per il resto del giorno, con la sua grandiosa natura e maestosità. La roccia stupenda di queste montagne invita alla scalata, mentre i boschi e le praterie sottostanti invitano al riposo e alla contemplazione. L'azione si sposa con la contemplazione!

La pausa ristoratrice è d'obbligo, dopo tutte le fatiche della salita!

Riprendiamo il nostro cammino, che ora si fa erto e difficile. Occorre affrontare la lunga discesa in diagonale dal passo dal versante opposto lungo un percorso attrezzato con catene ed esposto. La discesa non è estremamente difficile, ma occorre prestare molta attenzione e scendere con cautela. Una volta superata questa parte ci si ritrova su un sentiero più facile e meno esposto, dove però a seconda della stagione occorre superare in traverso alcuni nevai piuttosto ripidi. Per non incorrere a questo tipo di incontri, meglio intraprendere questi sentieri a stagione avanzata o a fine estate.

OroPorcellizzo-0331Superato anche questo tratto eccoci finalmente nel bellissimo anfiteatro della Val Porcellizzo, dove possiamo finalmente riprendere il nostro stato contemplativo della bellezza naturale che ci circonda. Il Rifugio Gianetti è ora in vista ed è sempre più vicino.

Raggiunto il rifugio ci concediamo l'ultima pausa prima della lunga discesa a valle, ci aspettano circa 2 ore di cammino, ma lo spettacolo non è ancora finito, perchè anche in discesa ci saranno occasioni per spazi naturali di grande fascino. Riprendiamo il cammino percorrendo le praterie della Val Porcellizzo formate anche loro dai caratteristici massi montonati e levigati dai ghiacciai. La discesa ci porta ad un gradino glaciale che con un sentiero a zig zag ci porta nel pianoro sottostante dove è situata la casera porcellizzo, un luogo bellissimo a mio giudizio uno dei più belli delle alpi. Cascate, ruscelli, aree umide e praterie si aprono davanti a noi, mentre più sopra si apre l'anfiteatro di cime granitiche con i loro piccoli nevai perenni. Un ambiente idilliaco arrichito dalla presenza degli animali al pascolo disegnano un quadro dove l'attività umana della pastorizia si fonde con la bellezza della natura.

Riprendiamo il cammino, ora in traverso e poi di nuovo in discesa fino a raggiungere la strettoia delle termophili e poi lungo il bel bosco ritorniamo al pianoro boscoso dei Bagni di Masino, dopo una lunga giornata a spasso tra queste bellissime montagne.

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