VAL MAIRA MON AMOUR
Un fine settimana di ciaspolate nella terra d'OC
Raccontare quattro giorni di ciaspolate potrebbe diventare lungo, ma come si fa a non raccontare il divertimento, un bel gruppo diventato subito affiatato e una valle meravigliosa come la Valle Maira!
Dopo un lungo viaggio attraversando tutto il piemonte arriviamo in una Valle Maira un filo nebbiosa e con qualche fiocco di neve.
La cima che era in programma per la prima giornata non valeva la salita con poca visibilità, quindi si opta per un piano B nei pressi della locanda che ci ha ospitato, dove porto il gruppo in una mia classica prova di ravanata su fresca... non perchè lo volevo ma perchè ho cannato un tratto di percorso! Ma le improvvisate alla fine piacciono sempre e di questi tempi trovare neve fresca e immacolata è cosa rara! Pausa a Viviere nel suo bello e confortevole rifugio dove iniziano a girare taglieri e grappe di vario genere, da qui ho già capito come prenderanno piega i prossimi giorni!
Nel frattempo fuori esce il sole e noi rientriamo nella nostra locanda così
Dopo una giornata tornare in un posto caldo e confortevole è un goduria pura, se poi la cena è ottima la goduria è doppia
Notte di riposo e al mattino la sveglia è a un orario più comodo, oggi si parte ciaspole ai piedi dalla locanda. Il percorso è impegnativo dal punto di vista fisico, occorre superare i 700 m di dislivello che ci separano dal passo, ma ci possiamo concedere una salita lenta e tranquilla. Iniziamo percorrendo la poderale che ci porta verso Viviere e poi deviamo per salire al Ciarbonet. Anche oggi do il mio contributo con un piccolo errore di percorso, ma mi accorgo in fretta e con un dietrofront e qualche maledizione da parte del gruppo ritorniamo sulla retta via
In men che non si dica eccoci nell'immensità del Vallone del Ciarbonet
Per qualcuno comincia ad essere faticoso e un provvidenziale alpeggio offre un buon punto di appoggio per una pausa, mentre uno spaurato gruppetto di donne d'acciaio vuole proseguire fino a raggiungere il tanto agognato passo da dove si gode un ottimo panorama. Peccato che la giornata sia monocromatica, ma ci pensano le nostre donne a colorarla
Il cielo lattiginoso unito al bianco della neve rende tutto piatto e non è facile vedere le differenze dei pendii così cerco di condurre le power girl su qualche pendio intonso per fare qualche bella e divertente discesa e così con qualche breve tratto rompiamo la monocromaticità della giornata.
Rientriamo all'alpeggio e recuperiamo il resto del gruppo per fare rientro tra le immense praterie innevate
Alla sera si ripete il cenone da gourmet, d'altronde non averi chiamato il mini trek "CIASPOLE E LOCANDA" se non ci fosse stata la componente culinaria.
Il terzo giorno la sveglia è con un cielo terso e meraviglioso, e il programma prevede la salita ad una cimetta facile ed estremamente panoramica da dove si può ammirare buona parte della Valle Maira e della Valle Varaita con il Monviso a fare da sfondo. Raggiungiamo Elva dove la neve è decisamente poca ma riusciamo a sfruttare gli ultimi fazzoletti di neve fino in cima.
Oggi è breve e con un dislivello decisamente inferiore a quello del giorno precedente, ma per raggiungere la cima occorre salire su una montagna a tre piani, nel senso che ogni volta che si raggiunge quello che sembra essere la cima nasconde una seconda cima da salire! Ma i miei gitanti sono tenaci e con tutta la calma di questa giornata eccoci in cima al cospetto del Re di Pietra: il Monviso
Ma non c'è solo il Re, abbiamo un bel Chersogno e un bel Pelvo d'Elva
Ora l'appuntamento è in locanda ad Elva dove una buona merenda ci aspetta! Ma che ci fa una Marchigiana in Valle Maira? scopro che i miei gitanti sono degli ottimi sceneggiatori e si da al via ad una telenovela che ci accompagnerà per il resto del trek! Certo che se i conti tornano ci auguriamo che il fidanzato della marchigiana sia "un bel homme!" Ma sicuramente i conti tornano, non sono come i miei dove per me la matematica è una opinione! Facciamo visita alla chiesa di Elva con il dipindo di Hans Cramer prima e al museo dei capelli dopo che abbiamo trovato molto interessante, anche il freddo dentro il museo era interessante!
La sera si ripete il cenone, sempre ottimo e visto che è Sabato bisogna far serata così lancio la proposta di un breve giro notturno che viene accolto solo da due donne d'acciaio. Così percorriamo il sentiero che conduce alle frazioni superiori fino a raggiungere un ponticello da dove ci godiamo una bella stellata con la luna che illumina le cime.
Anche l'ultimo giorno non poteva essere da meno e sempre sulla base della telenovela che continua con vari colpi di scena raggiungiamo la testata della Valle Maira per salire al Mont Rousset.
La giornata è tersa e fredda ma che spettacolo la rocca provvenzale!
Saliamo verso il Rousset ma le ragazze vengono rapite dall'uomo di Neanderthal... a dire il vero sono le donne che lo rapiscono... sarà il fascino del pelo selvaggio?
Dopo varie foto e selfie riesco a riportarle sulla retta via della fatica e con la promessa di panorami grandiosi li porto tutti agli alpeggi del Maurin
Dai che andiamo in cima! ma nessuno mi segue, sono tutti intenti a fare pausa alla baita! ma per fortuna qualcuno poi mi segue e tocchiamo anche questa croce
mentre torniamo facciamo qualche foto scenografica
Così si conclude anche questo trekking stanziale, dove non sono mancati i sorrisi, lo stupore per la natura e la voglia di camminare perchè nella fatica troviamo il riposo... questa frase l'ho rubata!
Complimenti a tutto il gruppo, siete stati davvero bravi e simpatici oltre che degli ottimi camminatori.
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