UNA GANA ROSSA AL POMODORO
Un tranquillo anello svizzero con pasta al pomodoro!
Questo è un fine settimana di gruppi piccoli, ma come dico spesso nella botte piccola c’è il vino buono e se per le mie tasche non è un granchè lo è invece per la spensieratezza e l’intima atmosfera che si crea nei gruppetti ristretti. Poi oggi c’è anche un rientro trionfale per qualcuno dopo un lungo periodo di inattività forzata!
Lasciamo la pianura milanese per dirigerci subito alla piccola pasticceria comasca per una colazione super!
Poi via lisci lungo l’autostrada svizzera in direzione Faido, siamo alle porte del San Gottardo e nel cuore delle alpi. Raggiungiamo la piccola località di Carì, che direi carina, peccato per gli impianti da sci! Veniamo però rapiti da una curiosità: Sarà un comignolo oppure sono altoparlanti per diffondere chissà quale musica??
Le casette di Carì sono proprio carine! Dite che ci devo fare un pensierino per quando diventerò ricco e famoso?
Mi accontento di poco, nel frattempo preferisco fare un salto a salutare le mie amiche mucche così gli presento i miei escursionisti di oggi.
Nel bosco saluto spider!
Ma fuori dal bosco già intravediamo la nostra meta, ma non è proprio così vicina!
Meglio prenderci una pausa per bere un goccio d’acqua, qui saremo sempre al sole. La salita è regolare ma non molla mai, abbiamo un gruppetto di testa e un solitario in fondo… ma che farà questo solitario? Pensa? No… Fatica? Noo… e allora che fa? Mangia i mirtilli che si trova davanti!
Eh si nel bosco e nella prateria ne era pieno!
Ma noi siamo escursionisti e camminiamo soltanto…. Intanto inizio a fare strane affermazioni speranzose del tipo: “speriamo non ci sia nessuno in rifugio”, “dai che ci troviamo il tavolo tutto per noi”, qualcuno si interroga per queste mie affermazioni apparentemente associali!! Ma che ci importa del tavolo, il nostro panino lo possiamo mangiare anche seduti su un sasso…. Mah!
Intanto salendo in quota i panorami si fanno più interessanti
Così tra foto e piccole pause raggiungiamo l’agognato rifugio. Vuoto, non c’è nessuno! Bella lì! “Bene ragazzi avete visto che bello qui?” annuncio io.. “c’è anche il cucinino bello, con tanto di pentolame, ci starebbe bene una pasta, vero?”, qualcuno dice “eh si non sarebbe stato male”. Silenzio di tomba, intanto mentre ravano nello zaino estraggo un sacchetto contenente nellì’ordine: Un pacco di pasta, un cartone di pomodoro, una confezione di pancetta e accuratamente confezionati due spicchi di aglio, sale, origano e peperoncino! Voilà e surpise! Oggi pasta al pomodoro e via che si cucina!
Già ma dimentico una cosa fondamentale: l’accendino! Quindi si va alla ricerca di un fuoco, ma nulla. Ma nel gruppo abbiamo Domenico che di cognone fa McGiver e con una sua brillante idea riusciamo ad accendere il gas! E dopo una mezz’oretta voilà
Il piatto abbonda, mezzo chilo per quattro persone, però è molto gradita. Così con la pancia piena ripuliamo tutto, sistemiamo il rifugio grazie soprattutto alla sapiente maestria casalinga di Loredana e poi via verso il lago di Carì.
Il lago è bello, ci sono anche i pesci che ogni tanto mettono fuori il muso dall’acqua, ma è pesantemente rovinato dall’arrivo di una seggiovia. Peccato deturpare ambienti così belli per una attività ridotta ormai a tre mesi l’anno!
La discesa è lungo parte delle piste da sci e parte sotto il pilone della seggiovia, poco remunerativo. Ma prima di raggiungere le auto sosta a bere una birra alla capanna Prodor dove ci intratteniamo con il simpatico gestore.
Si conclude così un’altra giornata di escursionismo, tra discorsi, natura, pasta al pomodoro e allegria. Complimenti a tutti e grazie per la collaborazione nella preparazione del pranzo, anche oggi una bella giornata di escursionismo