IN VALLE MAGGIA COLORI E PANORAMI
Il super panoramico anello del Lago Mognola
Se qualcuno può pensare che la Valle Maggia sia bella solo a maggio si deve ricredere in Ottobre!... battutaccia incomprensibile...
A parte il mio umorismo inglese di pessimo gusto, questo mese di Ottobre ci sta regalando delle giornate meravigliose e una di queste è stata al Lago Mognola in Valle Maggia dove il lago, i resti di un antico acquedotto, la sua vegetazione varia mischiati ai panorami spettacolari ci ha lasciato basiti di fronte a tanto spettacolo... e vi giuro che le foto non rendono giustizia alla bellezza del luogo.
Oggi abbiamo un bel gruppetto di fotografi, perchè l'autunno è la stagione dei fotografi, quindi l'escursione è stata per così dire di stampo fotografico. Perchè? trovami un percorso nel quale hai: faggi, carpini, frassini, larici, abeti, rododendri, mirtilli e il giallo delle praterie alpine?
Eh si questo comporta un po' di dislivello e di fatica, ma è tutta ricompensata! Infatti eccoci alla partenza tra il rosso dei faggi
La tavolozza tra il rosso, il giallo e il verde
Oggi il nostro gruppo avanza a fatica, non perchè affaticato ma perchè è preso dalle foto!
Ci penso io a tirare le briglia, con un dai che la strada è ancora lunga e il bello deve ancora arrivare, così il primo vero break lo facciamo in un bellissimo e soleggiato alpeggio
La promessa del salame fa gola e quindi avendo deciso la pausa pranzo al lago occorre arrivare giusti per l'ora di pranzo, ma anche in questo caso veniamo rapiti dagli alieni, il popolo del pianeta Larice al sole
Finalmente il lago! ora possiamo pranzare per benino farci coccolare dal sole e continuare a scattare foto perchè con una giornata così è un omicidio non fotografare la natura.
Il pranzo dai una escursione EE (Escursionisti Enogastronimici)!
Ora tocca la discesa, si ma che spettacolo anche lei! mica finisce che si scende e basta! Guarda che meraviglia il lago
Poi un bel traverso panoramico che chissà perchè quando si parla di "adesso facciamo un sentiero in traverso e poi scendiamo" c'è sempre una risalita, ma il panorama ci distrae e finalmente raggiungiamo il famoso acquedotto. Opera umana di antica fattura, usata per irrigare e trasportare l'acqua agli alpeggi... e pensare che questo è solo un breve tratto di una antica opera ormai quasi scomparsa.
Ora però scendiamo davvero e anche molto diretti perchè il sentiero è bello ripido
Scendi, scendi e l'ora si fa tarda... questa è stata forse la seconda volta che abbiamo saltato la birra finale, ma siamo andati però a vedere la particolare chiesa di San Giovanni, dove c'era il San Giovanni in carne e ossa
Mia opinione personale sulla chiesa, archiettonicamente parlando innovativa, ma in un contesto di un antico villaggio di montagna con tracce Walser non c'entra proprio nulla! creatività? non so... L'opera in se è molto bella comunque..
Complimenti al bel gruppetto di oggi, ci siamo attardati, ma ne è valsa assolutamente la pena perchè giornate autunnali come queste sono rare e occorre viverle fino all'ultimo minuto.