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IL REGNO DELLO STAMBECCO ASSENTE!

Racconto di una stupenda giornata in Valsavarenche tra marmotte, camosci e volpi.

Borgnoz Red 6208Questa calda estate ci sta regalando delle stupende giornate in montagna e noi approfittiamo per fare tante escursioni.

Questa domenica siamo andati a percorrere i bellissimi sentieri che conducono al Plan Borgnoz in Valsavaranche.

Partiamo da Novara con due auto e ci dirigiamo a Pont, l’ultimo nucleo di case della Valsavaranche. Siamo al cospetto del Ciarforon e della Becca di Monciar, mentre il Gran Paradiso rimane ancora nascosto.


Il tema dell’escursione odierna è lo Stambecco, e siamo fiduciosi di poterne vedere qualche esemplare aggirarsi alle alte quote. Iniziamo a camminare salendo lungo il sentiero che ci porta verso il vallone del Nivolet. Il percorso è semplice ed il sentiero, a parte qualche tratto un po’ ripido, è molto comodo e largo, questo ci facilita la progressione per affrontare i nostri 700 m di dislivello. Appena superato un breve tratto in un bosco rado, veniamo subito accolti da un bell’esemplare di camoscio che cerca un po’ di refrigerio all’ombra, seduto su di un grosso masso; Con questo caldo anomalo gli animali rimangono fermi e attendono il rinfrescare della sera per uscire a cercare cibo. Gli unici “animali” che si muovono nonostante la calura sono quegli strani esseri a due gambe con dei vestiti tutti colorati e con lo zaino in spalla: Gli escursionisti!!
Dopo aver scattato qualche foto al camoscio e ci rimettiamo in marcia sotto il sole del Parco del Gran Paradiso. Facciamo anche diverse soste per bere, con queste temperature occorre idratarsi bene e coprirsi il capo.Borgnoz red 6217
Lungo il percorso veniamo accolti da una miriade di Genziane Maggiori (Gentiana lutea), grazioso fiore dalle cui radici si ricavano degli ottimi amari e grappe. Siamo all’interno di un’area protetta ed è assolutamente vietato raccoglierne anche se nella zona sono presenti diversi esemplari. Non troviamo solo genziane, ma anche molte Nigritelle dall’intenso profumo simile al cioccolato. Chi non conosce questo fiore rimane meravigliato e deliziato dal suo profumo.
Un’ultimo sforzo ed eccoci al Plan Borgnoz, dove le singolari costruzioni a botte degli alpeggi stuzzicano la nostra curiosità. Ci prendiamo una piccola pausa mentre spiego la loro particolare architettura per poi salire e raggiungere il piccolo laghetto poco sopra. Qui ci concediamo una tranquilla sosta ristoratrice, ammirando il fantastico panorama del Gran Paradiso, del Ciarforon, della Monciar e della cima dell’Herbetet. Una successione di cime imponenti, con i rispettivi ghiacciai, che si vedono soffrire a causa del caldo anomalo di questa estate.
Sono le due e mezzo del pomeriggio, è ora di scendere! A parte qualche titubanza per via dell’orario decido di compiere un percorso ad anello per visitare il vicino vallone di Meyen dove, visto il suo isolamento è più probabile che si possa ammirare qualche esemplare di Stambecco. Dopo pochi minuti di cammino vedo qualcosa muoversi poco più avanti. Mi fermo e tra l’erba ecco spuntare la testa di una marmotta. Faccio segno al gruppo di fermarsi e di fare silenzio, così possiamo vederla tutti e fotografarla. Da questo momento in poi siamo letteralmente circondati da marmotte, le vediamo uscire da tutte le parti! Nel frattempo i nostri amici stambecchi si fanno sempre desiderare. Giunti al Vallone di Meyen, riusciamo a scorgere un bel camoscio che cerca il fresco all’ombra di una roccia. Le temperature sono ancora alte e purtroppo gli stambecchi sono tutti nascosti a quote più elevate per ripararsi dalla canicola. Il Vallone è una piacevole sorpresa e ci soffermiamo a scattare qualche foto e a contemplare la parete nord del Borgnoz Red 6324Gran Paradiso che si erge maestosa di fronte a noi.
Iniziamo quindi la discesa verso Pont, dove incontriamo altre marmotte, e dove sorprendiamo una delle tante divorare con le sue minuscole zampe i ciuffi di erbe e fiori appena strappati. E’ un simpatico spettacolo da vedere.
In ultimo poco prima di giungere alle auto, incontriamo una simpatica volpe anche lei seduta su un grosso masso e all’ombra; Gli animali selvatici sembrano proprio soffrire queste ondate di caldo che li mettono a dura prova nella ricerca del cibo.
Arriviamo alle auto felici della nostra piacevole ed allegra giornata passata tra le bellezze naturali di questa valle. Il viaggio di rientro in auto è stato un po’ meno piacevole in quanto lungo l’autostrada e sulla statale c’erano molte code, ma avevamo ancora nella mente la bellezza di quanto abbiamo visto e conosciuto durante la nostra escursione.
Complimenti a tutti i partecipanti di quest’oggi: Massimo, Marco, Alessandro, Sergio, Meret, Lina e Gabriella. Arrivederci alla prossima escursione!

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  Le Vie Selvagge di Davide Adamo
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