HOHTURE CIMA E GIORNATA TOP!
Meteo, gruppo e neve splendida in quel del Sempione
Titolo e sottotitolo riassumono la giornata ciaspolatoria di oggi. Una ciaspolata su una cima che vista da lontano fa quasi impressione con la frase: "Ma dobbiamo andare li?" "Ma sei sicuro che sono 600 m di dislivello?" "Ma non è ripido?" poi mano a mano che ti avvicini a domanda, risposta: "Mah sembrava così lunga invece siamo già qui!" "Beh non è poi così ripido" "ah beh ma se passi da li e poi da la non è difficile".
Effettivamente un paio di "rampette" che tiravano fiato e polpacci c'erano, ma facilmente superabili ed un paio di punti in cui prestare attenzione in caso di rischio valanghe pure, ma anche per quello che ho studiato a fare? Oggi la neve ci concedeva con ampi margini tutto ciò e quindi si va di liscio... anzi di polvere
Dopo una lauta colazione nella "bistecchiera" di Gravellona toce, ci dirigiamo tranquilli in quel di Rothwald ridente, non appena gli giunge il sole, località poco oltre il Passo del Sempione laddove parlano "tetesco sfizzero". Qui di norma la neve abbonda e infatti la neve c'è! Noi iniziamo a prendere quota nel freddo bosco... e che freddo!
Ma pianin pianino, mentre le nostre mascelle iniziano ad ibernarsi rendendo ogni forma vocale incomprensibile ecco che il sole inizia a fare capolino da dietro le montagne
Oggi le pause meglio farle al sole laggiù
Qui abbiamo già salito quasi metà del dislivello senza faticare più di tanto perchè il percorso seguiva un lungo traverso tra le piste di Rothwald che noi abbiamo cercato di evitare il più possibile passando per il bosco. Il sole ci scalda, o per lo meno ci da una vaga parvenza di calore. La giornata è piuttosto fredda, per fortuna senza vento e con un cielo meraviglioso.
Ora tocca il tratto più corposo della giornata, qui le varie battute citate sopra sono andate a mille, ma questa volta le mie rassicurazioni tipiche da guida: "vedrai che non è nulla di difficile" "Sulla scheda ho scritto che era facile e vedrai che sarà facile". Le guide hanno la fama di minimizzare sempre... ma poi... invece stavolta...
Iniziamo a salire dai e mettete tutti il tacco 12 che si cammina meglio!
Superiamo il paravalanghe usato dai più come toilette, segue un traverso su un bel pendio, qui c'è il primo occhio... ben distanziati e via senza fare soste fotografiche. Poi finalmente sull'ampia cresta... che meraviglia!
Ed infine l'ultimo tratto, quello dove prestare più attenzione con un traverso più ripido e una risalita altrettanto ripida, ma oggi la neve è buona: dura, ma non ghiacciata e la ciaspola aderiva per bene permettendoci un passo sicuro. Niente foto del tratto meglio occuparsi a controllare che tutti nel gruppo riescono a salire senza problemi. Documentare le salite si, ma al primo posto ci sono gli escursionisti!
In cima tutti felici, il panorama è di quelli da urlo e la giornata in questi casi aiuta molto l'umore. Sono quelle giornate che vanno segnate sul calendario perchè non ne capitano spesso, quando tutto ingrana alla perfezione.
Segue il salame di vetta, un buon Varzi fa sempre bene. L'aria però è frizzantina, la pausa al sole della cima è buona ma dopo un po' che si sta fermi i denti cominciano a battere!
Tutti pronti e concentrati, si scende da dove siamo arrivati. Con attenzione faccio sfilare tutti lungo il piccolo traverso che superano senza grosse difficoltà.
Ora però c'è la neve fresca, morbida di quelle che ti fanno divertire in discesa e allora proviamo a scendere dritto per dritto
e poi giù nel rado lariceto con neve bella... che meraviglia
Poi ci tocca fare un piccolo lavoro: prove tecniche tenuta tetto!
e alla fine ci tocca tornare a valle, tra le baite che volgono alla fredda sera, ma noi scendiamo a Domodossola per una calda merenda.
Grazie a tutti per aver partecipato, siete stati davvero in gamba