CIME BIANCHE E PIANI DI VERRA, UN ANELLO DI MERAVIGLIE
Racconto di una giornata baciata dal sole tra le meraviglie della Val d'Ayas
Ti racconto la storia della pecora che segue fedelmente il greggie, dove vanno tutte lei va! Poi ci sono le famose pecore nere, quelle che per scelta, con "coraggio", ma a volte anche intelligenza si cercano vie alternative conoscendo nuovi luoghi con occhi nuovi pur restando in luoghi conosciuti.
Magia? no forse basta deviare su un sentiero più piccolo e defilato e improvvisamente il mondo noto diventa un mondo da scoprire.
Questa domenica eravamo 15 pecore nere!
Raggiungiamo una Saint Jacques affollata, tutti i parcheggi sono pieni e noi ci accomodiamo come meglio riusciamo al limite della sanzione!
Prima di incamminarci un "veloce" spiegone sulla situazione piste da sci e futuri collegamenti, anticipando che andremo in un luogo dove mettere anche un solo pilone si andrebbe a rovinare una bellezza simile solo per uno scopo di puro "marketing".
Partiamo tra la folla di escursionisti, merenderos della domenica, turisti e qualche locals che scappa dalla folla, imboccando il nostro sentiero in comune con il grande gregge. Non me ne vogliano eventuali pecore bianche e merenderos, in passato lo sono stato anch'io!
Poi il bivio e il grazioso villaggio di Fiery ci annuncia che stiamo per entrare in una "valle speciale" la Kraemerthal!
Ora è il turno del bosco di larici i pionieri della montagna! ci inoltriamo mentre la temperatura inizia a scaldare le nostre teste e la salita ci scalda i polpacci.
Il tratto boscoso è piuttosto breve e in breve entriamo nel vivo del solleone! La giornata è spettacolare, il gruppo allegro e pimpante anche se qualcuno ahimè si ritrova un caffè andato di traverso che lascia quel peso nello stomaco piuttosto pesante che unito al caldo di oggi gli renderà la giornata più impegnativa del solito!
Quando siamo in campo aperto inizia un primo timido spettacolo
Ma il bello deve ancora venire, occorre prima superare un bel pendio erboso, ma per fortuna il sentiero è comodo e ci permette una progressione agevole
Sali di qui e sali di là e finalmente si entra nel vivo. Ora che abbiamo superato il primo ripido scalone una pausa ci vuole
Si discute
Si beve e ci si gode il panorama
Ma mica finisce qui, oggi la giornata è lunga molto lunga e ad ogni angolo una meraviglia!
In primis le cime bianche con la loro dolomia bianchissima
Ora la salita diventa decisamente più dolce e percorriamo il lungo vallone fino a raggiungere l'alpeggio più alto. Il passo da qui è ancora distante ma oggi non ci andiamo, ci fermiamo in questo paradiso.
L'alpeggio è in una posizione un po' chiusa, ma basta un piccolo sforzo per raggiungere una altura da dove il panorama spazia sulle cime bianche e sul ghiacciaio di Rollin.
Ci concediamo una bella pausa per riprendere le forze e goderci il vallone pensando a quanto potrebbe essere guastato dall'ennesimo impianto a fune con il quasi e solo utilizzo di trasferimento sciatori!
Poi è la volta della discesa, ma come da tradizione cerchiamo un sentiero alternativo passando per angoli naturali di grande bellezza mentre il dente del Cervino fa la sua comparsa
Dimmi se questo non è un paradiso?!
Zone umide
Ed infine prima di tornare a valle facciamo una veloce visita al Pian di Verra, luogo eletto di tutti gli escursionisti e non, tra la folla dei merenderos che si accingono a fuggire a casa. In effetti anche questo è uno splendido paradiso
Complimenti a tutti, il giro è stato lungo e impegnativo dal punto di vista fisico, ma i facili sentieri ci hanno permesso di camminare senza intoppi e di godere a pieno questo angolo di paradiso