ANTRONA, ANDOLLA, ZWISCHBERGEN, BOGNANCO UN TREKKING TRA PANORAMI E LAGHI
Due giorni a spasso tra le Valli Antrona, Zwischbergen e Bognanco
Chi pensava che l'estate fosse finita, in questo fine settimana ha decisamente cambiato idea! Due giorni di sole e caldo con finale nebbioso, questa in sintesi la meteo che abbiamo avuto.
Il Sabato ci troviamo a scarrozzare auto in maniera strategica in giro per le valli ossolane, mentre una parte del gruppo si fa un giro turistico tra le vie di Domodossola e il suo storico mercato.
Poi il viaggio in taxi che ci porta in Valle Antrona e finalmente i nostri scarponi posano le suole sul sentiero!
Lo sbattimento automobilistico lascia sempre le gambe un po' piegate ed avendo tutta la giornata a disposizione per salire, ce la prendiamo con calma. Intanto le solite nubi antronesche spumeggiano nel cielo coprendo qualche cima.
Ma qui c'è una piccola sorpresa! un piccolo ponte tibetano è stato piazzato sopra il torrente Loranco, quindi la proposta per la pausa pranzo è: Un bel giro di giostra sul ponte e poi ci sistemiamo sul prato a mangiare i nostri pranzi frugali!
Eh dai, il brividino di stare sospesi sopra il torrente lo abbiamo provato, ora mangiucchiamo qualcosa che è meglio! Ma il Rifugio? eh è li sopra, ma sembra vicino.... invece... Pianin pianino saliamo mentre il sottoscritto percorre una scorciatoia mal segnata che mi porta ad un incontro ravvicinato tra il mio piede destro e una vipera che se ne stava tranquilla nell'erba. Meno male che ci siamo accorti entrambi ed ognuno ha percorso la sua strada. Queste sono valli selvagge e idilliache e gli incontri animaleschi sono frequenti...
Con un ultimo deciso strappo raggiungiamo il nostro rifugio dove possiamo rinfrescarci un pochino
E che rifugio! Un bel posticino pulito accogliente e soprattutto spazioso! Il nostro camerone è da 5 stelle: mensolina con luce sopra ogni letto, spazio per gli zaini, coperte e finestroni panoramici. Poi la cena, buona! Insomma c'è da tornare.
"Domani mattina colazione alle 7.00, sveglia tra le 6.30 e le 6.45 per i più veloci"
Beh di primo mattino sento un brusio che penetra dai miei tappi anti russatori, apro gli occhi e vedo tutti svegli che si preparano. Controllo bene l'orologio e dico caspita ma sono le sei! "Ma che ci fate già in piedi?" Tutti desiderosi di vedere l'alba... e che alba!
Un'ora di fotografie, time-lapse, selfie e chi più ne ha più ne metta, ma appena sorge il sole, anche la pancia reclama la colazione!
Pronti, partenza, foto di gruppo e via!
Oggi la giornata è lunga, sia perchè passeremo luoghi meravigliosi tutti da fotografare e sia perchè tra su e giù... più giù che su e sia perchè i sentieri ossolani non sono mai comodi ci vuole il suo tempo.
Intanto ci guadagnamo il primo passo della giornata
Qualcuno vuole salire sulla piccola cima innominata e il sottoscritto non si tira mica indietro! Così con un manipolo di escursionisti incalliti saliamo senza zaini la vicina punta per ammirare il panorama da un po' più su!
La discesa dal passo richiede qualche cautela per le rocce umide, ma in breve poggiamo piede sugli sconfinati alpeggi della Zwischbergental in Svizzera
Una bella pausa in alpeggio non la facciamo? eh direi di si guarda che panorama!
Ora ci tocca l'ultima salita della giornata, non lunga ma a qualcuno sembra! Qui iniziano le frasi del tipo: "Ma dobbiamo salire li?", "ma è lungaaa!", "io non so se ce la faccio"... ma la rassicurazione è: "sono solo 200 m e vedrete che in poco più di 20 minuti saremo in cima al passo, intanto godetevi i laghi di Pontimia!"
Così nel tempo promesso, una rarità nelle varie promesse di una guida, raggiungiamo il Passo e si rientra in Italia, il paese del sole!
Battute a parte sopra di noi c'era il cielo azzurro, solo che le nubi di calore ci hanno stretto la morsa e non hanno mollato fino a quando non siamo arrivati quasi alle auto!
Qualche breve passaggio stretto sui ripidi pratoni appena dopo la bocchetta di Pontimia fa stringere le così dette parti basse posteriori a qualcuno, ma con un metti il piede li, fai un passo corto, fanne un'altro.. non fare la giravolta e non farla un'altra volta torniamo su terreno più tranquillo.
Intanto con la sete che avanza e l'acqua che scarseggia passiamo per i laghi di campo nebbiosi, e un po' funebri quindi visto che le lingue sono secche e il lago è meglio non prosciugarlo! meglio fare pausa torta al bel rifugio il Laghetto poco più sotto che al momento lo stanno "riparando"
Riprese le forze e riempiti gli stomaci e le borracce, scendiamo diretti alle auto lasciate strategicamente il giorno prima! La stanchezza è tanta, ma trapela la soddisfazione di un bel giro.
Complimenti a tutti, e come sempre gruppo allegro e spensierato perchè in montagna si va anche per divertirsi... mica solo per faticare a testa bassa!