ALPESISA CON LA MACCHINA!
Un anello tra boschi e creste liguri
Sai quando dici: "qui ci sono troppe viuzze e sensi unici, meglio usare il navigatore così andiamo a colpo sicuro". Google maps non sbaglia un colpo! eh si lui sa che lungo il Bisagno a Genova c'è un bel mercatino di Natale che ostruisce il passaggio. Quindi mi suggerisce una strada alternativa per raggiungere la partenza del sentiero, peccato che google si è infiltrato nel gruppo e ha deciso che oggi anche la mia macchina doveva salire su per il sentiero! Seguendo fedelmente le indicazioni del navigatore ci siamo ritrovati sul versante opposto e con una strada che ben presto è diventata larga due piedi misura 42 e marcata da segni bianco e rossi! Così la prima incavolatura e figuraccia della giornata è fatta! Che fare?
scendere e passare dall'altra parte ci porterà via una mezz'ora abbondante, quindi una rapida consultazione della mappa, quella cartacea che profuma di stampa, e mi ritrovo sul dove sono: "ok gente da qui siamo più alti, quindi se dobbiamo rispettare i termini del contratto di dislivello, occorre fare una variante" Facce perplesse, soprattutto dopo che scendi dalla macchina con le gambe tremolanti per aver percorso una strada stretta, tortuosa e scivolosa e senti pure che sta iniziando a piovere! Ok manteniamo la calma o quasi, bardiamoci da pioggia e armiamoci di ottimismo!
Con questo mood da muso lungo, camminiamo lungo il sentiero avvolto da castagni che per maps era una bella strada asfaltata con tanto di case e persone che prese negli acquisti natalizi, raggiungiamo la splendida Alpe di Sisa e smette di piovere, le nuvole danzano con il cielo azzurro da una parte e qualche strato di nero seppia dall'altro. Fa freddo ma quei buchi azzurri e il prato verde ci rimettono subito di buon umore.
Via di variante, nel bosco, lurido e malmesso da una festa di cinghiali ubriachi di birra alle castagne, è per fortuna che siamo sul sentiero dell'Alta Via dei Monti Liguri, dovrebbe essere pulito e ben marcato, ma nulla sembra di vagare in una foresta dopo una tempesta.
Ma finalmente, dopo tutto questo testo forse noiso, ecco la prima parte di cresta!
Tira un bel vento, ma il panorama inizia ad essere interessante e dopo che ci siamo coperti per benino eccoci sulla prima cima
Con il bacino idrico di Val Noci in bella vista, provato dalle recenti alluvioni, con acqua densa di detriti e fango.
Ora è la volta della bella e panoramica cresta tra la Cima del Lago e del Alpesisa dove possiamo ammirare lo splendido villaggio di Canate
Ora non resta che risalire la ripida cresta che seppur breve mette a dura prova quadricipiti e polpacci
e finalmente Alpesisa
Una bella pausa pranzo, ci vuole ma forse è meglio scendere di qualche metro al riparo dal vento che è bello teso qui, così ci accucciamo sul pratone a raccontarcela, con qualche raggio di sole che ogni tanto scalda i cuori e le pelli. Qualcuno estrae il grappino provvidenziale che scalda ancora di più e poi via, foto di gruppo e discesa da un'altra cresta tra sole e nubi scure e un vento fortissimo che rendono il paesaggio suggestivo e severo
Andiamo a mettere il naso per vedere da dove saremmo dovuti salire, così almeno una veloce vista del piccolo borgo di San Martino, poi un bel traverso sugli ampi pascoli dell'Alpe di Sisa dove una mucca solitaria ci guarda... un po' inquietante nello sguardo... ed infine siamo di nuovo al punto di partenza. Cala il sipario sulla bella giornata
Beh alla fine l'escursione è riuscita, abbiamo imparato che a volte anche maps sbaglia, ci siamo goduti una splendida cresta, panorami su Genova e il mare, mentre dall'altra parte se non ci fossero state le nubi avremmo avuto il Monte Rosa a farci l'occhiolino, abbiamo preso la pasta fresca, e a fine giornata non ci siamo fatti mancare un aperitivo in compagnia, perchè le escursioni sono sempre e indelebilmente social!
Grazie a tutti per esserci stati e per aver sopportato la guida impaziente e lamentosa