PIANO B AL MONT ROS DI CHAMPORCHER
Una bella salita in ambiente quasi solitario
Ebbene anche questa gita è stata cambiata così d'amblè! Ma alla fine cosa ci dobbiamo fare? Credo che al di là delle tante cose che si deve fare quando si organizza una uscita è cercare di mantenere tutto come promesso e alla fine in questa giornata la Valle d'Aosta aveva un angolo dove la probabilità di sole era maggiore, così come quella di essere al riparo dal vento e da eventuali piogge... si hai capito bene, pioggia a Febbraio a 2200 m!
Ma andiamo per ordine!
ci ritroviamo in quel di Carema nel noto bar gelateria a far colazione a suon di brioches e cappucci, nel frattempo sono già ormai quasi deciso al cambio meta! Incarico la mia segretaria di controllare le webcam in giro per la valle d'Aosta e si vede chiaro che sulla cresta di confine siamo già allo scuro, mentre nella vicina Champorcher tutto è più chiaro.
Con il carico calorico delle brioches saliamo ai piani alti di Champorcher e sorpresa! Vedo che diverse persone hanno avuto la mia stessa brillante idea, parcheggio stracolmo, sembrava di essere a ridosso di una partenza di una gara di trail... macchine ovunque, gente che si vestiva in posti improbabili. Armati di pazienza ci prepariamo anche noi e cerchiamo un parcheggio decente per le auto e in breve siamo in spiaggia! ehm no scusate sulla neve... il caldo da alla testa!
Eh si fa caldo,tanto che nel momento in cui il sole era ben presente faceva un gran caldo! il primo tratto di sentiero innevato è bello ripido e deciso tanto che a qualcuno gli fa lo scherzo della digestione! Giramento di testa, puntini bianchi ecc... un po' di riposo, una tazza di the caldo e dopo dieci minuti tutto passa. Ora possiamo ripartire sulla ripida rampa
Lasciamo il percorso più comune e battuto per entrare in un vallone più appartato. Qui la traccia è meno evidente ed iniziano i dolci pendii ai piedi della Tete des Hommes.
Che pace qui, intanto sulla cima dell'Hommes vedo che c'è un nutrito gruppo di scialpinisti, sono tantissimi mentre verso la nostra meta non c'è nessuno. Meglio così, essere da soli in cima ha sempre un non so chè di meraviglia.
Salendo ai piani alti il gruppo comincia a fare la fisarmonica, eh si ora la fatica si sente, ma ormai non manca molto alla nostra meta. Intanto il Sig. Sole decide di andare in pausa pranzo in anticipo e al suo posto arrivano Vento e Pioggerellina che è la sorella minore di Pioggia. Pioggerellina è decisamente meno noiosa di sua sorella però se oggi se ne stava in stanza a leggere un libro era meglio. Ciononostante il sottoscritto è fiducioso che tra un po' torna il sole. Intanto con la testata del gruppo raggiungo il colletto del Mont Ros e puf un nutrito gruppo di ciaspari arriva dal versante opposto, alla faccia della solitudine.
Qui tira un bel vento, perciò decido di iniziare a portare su una prima parte delle temerarie ciaspolatrici! La cresta non è difficile ma un paio di passaggi sono insidiosi, meglio essere cauti.
Così ecco per qualcuno la prima cima raggiunta! che come sempre emoziona ed emoziona anche il sottoscritto perchè senti di aver realizzato una emozione... quante emozioni! ...era per sottolineare il gioco di parole!
Altre emozioni
Torniamo sui nostri passi perchè le raffiche di vento qui iniziano ad essere forti, il resto del gruppo si ferma al colletto e poi scendiamo velocemente nella conca sottostante perchè qui sopra tira una bella bisa.
Pausa pranzo, un po' freddolosa e frettolosa perchè Mr Sole ha proprio deciso di assentarsi nel momento giusto! Intanto sul versante opposto avviene un incidente e arriva l'elisoccorso. Beh su di loro ci sono solo tanti applausi, perchè sono dei veri eroi. Vedere l'elicottero appoggiarsi alla parete nevosa restando in volo ci fa capire quanto queste persone rischiano la vita per salvarne di altre!
ora scendiamo mentre pare che piano piano il cielo torna a migliorare. Nel frattempo spaventati dall'elicottero un bel gruppo di camosci, composto da mamma camoscio e i suoi piccoli sfrecciano davanti a noi correndo sulla neve come maratoneti
In discesa ci ritroviamo di nuovo al sole e visto che si cerca sempre di non fare gli stessi passi decido per un taglio... scelta sbagliata perchè ci ritroviamo su una bella pendenza con neve decisamente marcia. Le ciaspole scivolano e non tengono con le conseguenti "sedute sulla neve", quindi in ultima battuta decido per un lancio della ciaspola a valle per non tenercele in mano e affrontiamo l'ultimo tratto gradinando nella neve con gli scarponi che in questo caso scivolano meno delle ciaspole. Tra qualche altra scivolata, e un mini corso di come si gradina nella neve raggiungiamo luoghi più rilassanti. L'ultimo tratto lo facciamo in stile sci nautico su neve decisamente umida e bagnata, ci mancavano i pesciolini rossi che sgusciavano fuori dalla coltre bianca!
Bravi tutti, complimenti siete stati in gamba, sia chi l'esperienza ormai ce l'ha e soprattutto chi per la prima volta si è trovata ad affrontare la sua prima salita. La montagna emoziona sempre!
