LA PIANCAFORMIA CI RESPINGE E NOI PUNTIAMO AL PILASTRO
Ascensione alpinistica in ritirata causa troppa neve e tratti pericolosi
In questi tempi di virus anche la montagna ci manda dei segnali, scelte difficili, rinunce il dover far prevalere il buon senso! Io credo che la montagna sia misticamente una entità divina che ci regala emozioni forti ma che ci manda anche alcuni segnali che occorre spesso ascoltarli.
In questi tempi di virus abbiamo capito che oltre a fare dietro front quando le condizioni non sono idonee ci fa riflettere su molte scelte che facciamo nella vita.
In questi tempi di virus ci siamo accontentati di una cima secondaria, che ci ha regalato una salita molto ripida e adrenalinica, vista dall'alto faceva la sua porca impressione. Un momento di gioia e scoperta di un luogo secondario poco frequentato ma che regala inaspettate vedute, questa sarà anche una bella gita autunnale ve lo prometto.
In tutto questa premessa al mattino ci ritroviamo a Cainallo completamente deserto, eravamo gli unici avventori assieme ad un gruppetto di ragazzi.
Partiamo con l'obbiettivo in testa, ma si percepiva un umore distaccato e preoccupato per la situazione che stiamo vivendo, ma la bella giornata ci da la carica e con le dovute accortezze di distanze saliamo silenziosi.
Ci è bastato salire di poco più di 150 metri per renderci conto che la nevicata che si pensasse non importante è stata invece importante. al suolo ed in quota saranno scesi minimo 40 cm di neve fresca il che si è tradotto in una immane fatica per battere traccia.
Il tempo per scattare foto è poco perchè la salita è lunga ma il passo decisamente lento. Giornata che se si sta al riparo dal vento è anche decisamente calda. La neve è fresca e polverosa ma dopo poco più di un'ora inizia già a luccicare e il dubbio assale. Come sarà la discesa al ritorno? La salita? il canalino? il traverso?
Ormai siamo sul pezzo, non ci costa nulla andare a vedere come stanno realmente le cose, sali di qui, ravana di là, raggiungiamo una salita nel bosco decisamente ripida che ci mette a dura prova... e siamo solo nel bosco!
Raggiungiamo finalmente la famosa Porta di Prada
Bella, interessante e invitante ma lo sguardo va al tratto successivo del nostro avvicinamento alla cresta. Dalla partenza a poco prima dell'attacco ci abbiamo messo ben due ore! troppo!
Mauro sonda il terreno, non lo vedo convinto: si potrebbe provare, però siamo in tanti, il pendio si carica, mah, magari vediamo più in là. Tutte teorie, ma l'orologio ci dice chiaramente che siamo in ritardo, più sopra troveremo molta neve ma soprattutto in discesa ci aspetta un bel pendio che ha una certa pendenza. Troppo tardi.
Signore e Signori dietro front, di qui non si passa!
La giornata però non si butta via, la speranza è sempre l'ultima a morire e di questi tempi la metafora è: troviamo la soluzione e risaliamo!
Così alle nostre spalle si erge il Monte Pilastro che presenta molta meno neve e un bel muretto di neve e qualche chiazza prativa da scalare.
Un bel traverso e siamo sotto la massima pendenza e qui si sale a volte a zig zag e a volte dritto per dritto. I ramponi mordono la neve che qui è un po' pastosa ma tiene bene e si sale bene senza scivolare, anche perchè qui è meglio non scivolare.
Finalmente il crinale
E il panorama ci riempie il cuore e ci ricarica la speranza perchè arriveranno tempi decisamente migliori, basta saper attendere.
La cresta della Piancaformia ci appare in tutta la sua fierezza, ma sappiamo che è un arrivederci e non un addio
Abbiamo anche una seconda cima che ci attende e dopo la dovuta pausa via per la facile e panoramica cresta
Così eccoci al Monte Croce, chissà perchè si chiama così!?
Così con il cuore colmo di montagna, scendiamo per una via più semplice con la neve che ci arriva alle ginocchia e a volte quasi alla cinta fino al parcheggio.
Conclusione di una giornata lontana dai contatti con tutte le prevenzioni del caso ma che inevitabilmente vengono smontate quando entri in un locale famoso della Valsassina e ci trovi la confusione e la calca che non dovrebbe assolutamente esserci. Morale il ripensamento su diverse norme di comportamento e sulle uscite che ci saranno fino alla fine delle emergenze sanitarie.
Grazie a tutti per esserci stati, mi spiace molto per la mancata salita ma la montagna questa volta ci ha colti di sorpresa, mi spiace per l'aria preoccupata che tira in questo periodo e che ci tiene la mente molto occupata... ma quando tutto questo finirà avremo tante energie per ripartire perchè la voglia di vivere e di fare ci porterà più in alto di prima.