QUALCUNO HA ACCESO L'ARIA CONDIZIONATA AL LAGO RETICO
Splendido lago nella zona del Lucomagno, ma che vento!
Sveglia alle 6.00 in pianura qualche nuvolaglia accozzata alla bene meglio, ma verso le montagne cielo limpido e terso. La giornata promette bene!
Ritrovo con i partecipanti, logistica auto complessa tra restrizioni italiane e non restrizioni svizzere, bollini e chi più ne ha ne metta.
Fatto sta che raggiungiamo la Valle Blenio mentre da nord le nubi che si sfilacciano ci coporno il cielo. Il sole va e viene, ma quello è quasi un piacere, il vento decisamente meno.
Ci scarponiamo e le mascherine?, qui non sono obbligatorie anzi nessuno, dico nessuno le ha... noi ce le portiamo dietro perchè siamo diligenti. Preso dall'ottimismo me metto le braghette corte, ma ahimè l'arietta è bella frizzante e i pochi peli delle mie gambe reclamano già la coperta
Saliamo nel fresco bosco di larici della Capanna Bovarina
che in breve tempo la raggiungiamo, con il suo paiolo di polenta fumante e profumini vari che arrivano dalla cucina, qui è meglio scappare altrimenti mi perdo subito il gruppo.
Mi rimetto le braghe lunghe per la pace delle mie gambe, anche se gli svizzerotti più duri resistono con la loro teoria di abbigliamento da spiaggia.
Un bel traverso, tanti fiori, ruscelli ma il bello deve ancora venire.
Siamo sotto il ripido pendio che porta al lago, qui il sentiero non mollerà mai la presa fino alla fine, mentre i venti di bora ci sferzano e ogni 100 m di salita ci impongono uno strato di abbigliamento: si passa dalla tenuta estiva di ferragosto alla tenuta invernale da ciaspolata, passando per la mezza stagione del non so come vestirmi oggi!
Lo spettacolo però ci fa dimenticare il vento
Nel frattempo, mentre noi procediamo con le dovute distanze, un nutrito gruppo credo del Cas svizzero scendono in massa dal Lago Retico recitando in gruppo il loro mantra: "deh sopra tira un vento del diavolo" ... immaginate l'accento tipico ticinese...
Alla ventesima persona che lo dice io per contro gli chiedo se sopra ci fosse il vento perchè non si capiva!
Consapevoli del nostro destino raggiungiamo finalmente il piano alto e qui il vento tira, ma direi che è poco più di quello che avevamo sul pendio. Comunque è decisamente freddo.
Ci accingiamo al classico giro intorno al lago per raggiungere il vicino Passo Cristallina, ma... sorpresa:
I torrenti e il lago pieno fino all'orlo ci obbligano ad un guado piuttosto "guadoso", occorre togliersi gli scarponi e pucciare i piedi in acqua... che fare? Vento freddo, sole che va e viene, fame, tu cosa avresti fatto? le facce dei miei escursionisti hanno ben impressa sulla faccia la risposta... non avrei avuto dubbi. Turnem indrèe!
Ma non demordo, mangiare il frugale pranzo è decisamente meglio che scendere con lo stomaco che brontola. Quindi adocchio una zona che pare più riparata dal vento e punto dritto. La piazzolina che trovo è un poì scomoda ma qui tira poco vento e una breve pausa è tollerabile anche se qualcuno è dubbioso.
Però la pausa al lago invita alla contemplazione
Dopo aver mangiato i mie pavesini e le noccioline, scendiamo per lo stesso sentiero, mentre il cielo inizia via via ad aprirsi sempre di più lasciandoci il cielo azzurro.
L'arrivo in capanna è decisamente estivo, ora possiamo concederci una bella pausa rilassante al bel sole caldo prima di scendere a valle.
Complimenti a tutti bel gruppetto come sempre