TRE GIORNI TRA LE ALPI MARITTIME FUORI DAL CICLONE
Una allegra combricola tra le montagne delle Alpi del sud
Un lungo fine settimana dalla preparazione complicata! Quando ci si mettono in mezzo le previsioni che ti annunciano disastri e calamità naturali ti si rizzano subito i capelli. Studiando bene la situazione e avendo la pazienza di aspettare delle previsioni più aggiornate scopri che la zona interessata al vero maltempo non è la tua. Resta però l'attendibilità e la traiettoria delle masse d'aria. Insomma fino al Giovedì sera avevo parecchia indecisione sul confermare o meno il trekking. Poi con la giusta dose di razionalità e con le previsioni più aggiornate ho dato il via. In campo oltre al fatto che il brutto sarebbe arrivato quando eravamo già dentro al rifugio e gli altri giorni erano buoni avevamo anche molte possibilità di abbandono del trekking in sicurezza.
Il ritrovo lo facciamo nel quartier generale di Northwestrekking così da formare gli equipaggi e partire subito. Gruppo composto da una piccola squadra Pavese-Milanese filo belga che rende sicuramente tutto più simpatico.
Raggiungiamo una Entracque a metà tra nubi che annunciano il brutto tempo e qualche sprazzo di sole, quindi meglio andare al rifugio al più presto per evitare gli imminenti acquazzoni.
Il percorso è tutto su una comoda carrareccia quindi saliamo agevolmente prendendoci le giuste pause dove tra una chiacchiera e l'altra, poco prima di arrivare al rifugio, ecco che le prime e annunciate goccie di pioggia arrivano, mentre il vento inizia ad alzarsi, meglio darsi subito alla macchia ed entrare in rifugio. Preventivamente ho fatto indossare i talismani antipioggia e come sempre hanno funzionato.
Così mentre fuori piove e tira vento noi ci intratteniamo all'interno del rifugio.
In una pausa asciutta del pomeriggio riusciamo anche a fare quattro passi per avvistare qualche camoscio. La giornata è fredda e anche all'interno del rifugio fa freschetto e quest'anno tra le tante regole covid le coperte non possono essere fornite perchè non le possono sanificare, quindi ci si deve arrabattare con i vestiti e il sacco lenzuolo. Per fortuna che siamo in estate!
Le previsioni aggiornate dicono rapido rasserenamento a partire dal mattino. Alle sei del mattino vengo risvegliato da folate di vento forte e qualche lampo lontano. Scendo dal letto, mi vesto e cerco di consultare i bollettini aggiornati. Il vento è forte e inizia a salire una vaga indecisione sul da farsi: proseguire o scendere?
Alle otto del mattino riconsulto anche gli altri bollettini e tutti quanti sono sulla stessa linea da li a un'ora ci sarà un cambio radicale e il sole sarà il protagonista e i venti si calmeranno. La traversata ci impegnerà circa tre ore e mezza, quindi pazientiamo ancora una mezz'ora e via che siamo fuori
Il cielo diventa sempre più azzurro, l'aria frizzantina più per il vento e il gruppo inizia a mostrare i primi sorrisi
A passo tranquillo e gustandoci il bel cielo arriviamo al passo e il sottoscritto fiero spara la prima gaff della giornata: "Signore e Signori ecco a voi l'Argentera!" Poi il sottoscritto fa qualche metro più in basso spostandosi un poco più a destra e compare il vero Argentera, quindi con i sudori freddi e consapevole di averla sparata grossa, mi correggo e aggiusto il tiro. Dai dopo mille e più montagne viste nel giro di un anno ogni tanto ci si può confodere!!!
Intanto eccolo!
Al passo tira vento, e anche se vogliamo chiudere la Fenestrella, l'aria tira lo stesso, meglio scendere di qualche metro al riparo per fare la nostra frugale pausa. C'è già qualcuno che paventa l'idea di una torta + birra o di una pasta asciutta, nel gruppo ci sono sempre i golosoni, guida compresa. Allora giù fino al rifugio, dove ci tocca attendere prima di accedere: sanificazione in corso!
Dopo aver ricercato l'angolino al sole e al riparo dal vento e rinfocillati con qualche leccornia di alta quota, ci concediamo un giretto tardo pomeridiano in quel del Brocan per parlare di montagna, geologia, natura condita da sane battute.
Altra sera altra cena, buona e abbondante seguita dalla consultazione dei bollettini aggiornati che sentenziano l'orario della sveglia. Quando la rifugista mi chiede l'ora della colazione, senza esitazione la risposta è: h 7.00! Nel gruppo vedo qualche faccia sofferente per la decisione!
Sveglia mattutina e cielo interessante, oggi l'avremo buona fino al pomeriggio! Intanto la mattina presto è il momento delle suggestioni: nubi, montagne, cielo azzurro!
Così l'allegra banda inizia la lunga ascensione al panoramico colle con un bel sole che ci invita a togliere gli strati di indumenti, così si procede più allegramente, in tutti i sensi
Mannaggia alle nubi! sembra che vogliano anticipare lo spettacolo pirotecnico! per ora sembrano buone ma meglio lasciarle nel loro brodo, così dal passo blando tranquillo passiamo in modalità passo più svelto, meglio scendere dal colle il prima possibile. Qualcuno sbuffa ma anche le nubi sbuffano e ci seguono. Intanto più si sale e più la presenza lontana di qualche essere cornuto inizia a farsi strada tra le rocce. Davanti al re delle alpi ci si deve fermare per ammirarlo! peccato, la distanza non permette di fare foto, quindi ci accontentiamo del ricordo!
Raggiungiamo l'agognato passo, dove ci rimettiamo la giacca perchè ora il versante guarda a nord e l'aria è fredda. Scattiamo qualche foto è iniziamo la discesa tra i massi
Mi premeva scendere dalla sassaiola prima che qualche pioggia rendesse tutto più scivoloso e così veniamo accontentati. Raggiungiamo il bel Rifugio Morelli in posizione panoramica e deliziosa mentre una finissima grandine ci impone una piccola sosta che cogliamo ben volentieri a suon di the caldo.
Visto che c'è qualche nube un po' rabbiosa consiglio a tutti di indossare i talismani antipioggia prima di rimetterci in marcia, così se dovesse fare qualche goccia di nuovo siamo già pronti e poi appunto funzionano come talismani e di fatti:
Così abbiamo anche il tempo di fare le foto con le miss del gruppo al piccolo laghetto del Vallone di Lourusa
Discesone finale lungo la mulattiera che nella parte bassa diventa lunga e piena di ampi tornanti, vorrei tagliare ma... meglio non farlo!
Così avanti Savoia che l'arrivo è giunto! ci infiliamo nel caldo bar per festeggiare la conclusione del trekking mentre una piccola pioggia arriva poco dopo nell'attesa di prendere il minivan che ci riporterà alle auto.
Grazie e complimenti a tutti, bel gruppetto e sopratutto grazie per aver dato fiducia alle mie lucubrazioni mentali sul meteo e sulla riuscita del trekking.