ALPE LENDINE NEL MICROMONDO DI SERPI E MAGHI
Ciaspolata in Valchiavenna tra nubi e leggende
Finalmente ci ritroviamo in montagna e come dovrebbe essere il meteo dopo diversi fine settimana costretti a casa? ovviamente nubi, neve, pioggia. Ma noi siamo escursionisti e con la dovuta prudenza ci adattiamo alla situazione. Il Sabato non sono previste precipitazioni e forse, un pallido sole potrebbe anche uscire.
Ci ritroviamo tutti in quel di Chiavenna, pronti a ciaspolare, ma la neve alla partenza è appena sufficiente! meglio iniziare a salire senza. Nel frattempo un locals ci informa che la neve è marcia, ma quello si era già notato e che le cascate sono pericolose. Il dubbio mi viene, ma le famose cascate che dice il locals dove diavolo sono? io non le ho mai viste... misteri! sarà la base per una nuova leggenda popolare: la cascata dimenticata!
Incuranti del monito lanciato dal locals raggiungiamo la parte alta della frazione e qui possiamo ciaspolarci e iniziare il nostro lungo traverso nel bosco
Qui siamo avvolti da una nube che rende il paesaggio decisamente invernale, se non fosse che le temperature sono piuttosto alte, si riesce a camminare senza guanti.
Traversa di qui, guarda il larice di la, quello è un abete, si ciaspola così, si ciaspola cosà, metti un piede li, fai una giravolta ecc... ecc... sono le istruzioni del sottoscritto che a spot vengono dispensate ai nuovi ciaspolatori. Ma non ci sono solo pipponi istruttivi, c'è spazio anche per cose più divertenti, altrimenti sembra di essere sui banchi di scuola.
Intanto raggiungiamo il bel ponticello, ora inizia la salita che in maniera più decisa ci porterà fino all'alpe
Qui mentre saliamo do un occhio alla situazione neve e trovo lo spazio sufficiente per fare delle divertenti discese al ritorno, la neve da questa parte è abbondante.
Finalmente usciamo dal bel bosco di larici ed eccoci in pieno alpeggio, ampio e panoramico.... se non ci fossero le nubi!
Però ammettiamolo anche così ha il suo fascino
Ci ritagliamo uno spazio tra le baite mentre un timidissimo sole cerca di farsi largo tra le nubi sottili, ma è sufficente per farci stare bene, non fa freddo per niente. Il sottoscritto da menestrello di corte racconta una piccola leggenda locale e chissà se qalcuno andrà a cercare le serpi sulle porte delle case... mi raccomando senza bussare!
Così ricaricate le energie con i pranzi frugali, ci rimettiamo in marcia. Ora inizia la lezione di discesa o meglio dire lo spasso
Le donne sono più sprintose oggi
Ora di nuovo il lungo traverso ma visto che non è particolarmente tardi e non fa freddo, facciamo una esercitazione Arva?
Sempre utile dispensare consigli e istruzioni su come comportarsi in caso di emergenza.
Bravi tutti, bel gruppetto allegro e divertente un bel mix di età che ha reso la giornata bella e spensierata, come deve essere una gita in montagna.