Escursione invernale in Oltrepo pavese
Ebbene siamo confinati in Lombardia, 10 milioni di abitanti rinchiusi in 23.840 metri quadri di regione che stringi stringi per passare qualche ora di aria pulita si ammassano negli stessi posti. Noi abbiamo cercato il più possibile di defilarci e questa volta direi che ce l'abbiamo fatta. Sono contento perchè un bel gruppetto di persone ha scoperto un angolo di montagne a torto dimenticate, ci siamo divertiti a faticare sulla neve dura ma anche a fare qualche taglio dritto per dritto. Abbiamo trasgredito il dpcm entrando nei confini piemontesi ed emiliani, che poi ditemi voi su un crinale montano che confine sia, io ci vedo solo identità culturali e natura...
In ogni caso pochissima gente, aria buona, freddino ma lungo il percorso eravamo praticamente soli a chiacchierare e godere della natura.
Per arrivare in questo posto la fatica maggiore la fa la macchina che deve percorrere le strette e tortuose stradine appenniniche, ma una volta parcheggiati e scarponati siamo sul pezzo.
Dopo una risalita lungo una pista forestale raggiungiamo il bel crinale dove passa la famosa via del Sale, ma qui di sale ne hanno sparso poco e un sottile strato di neve rende più faticosa e lenta la nostra progressione, ma oggi abbiamo gente che mi sembra abbastanza in gamba e quindi procediamo di buon passo. C’è chi si ramponcina, chi vole fare il duro e chi i ramponcini li vorrebbe usare anche in casa. Il sottoscritto reduce da una notte poco riposante porta i malcapitati escursionisti verso una via sbagliata ma prontamente mi accorgo della cileccata e con una ulteriore risalita tra maledizioni e tentativi di fucilazioni siamo sulla retta via. Meglio non perdersi in chiacchiere come al solito e via verso il Chiappo… ma perché si chiama così mica ci saranno i nudisti lassù!
Sali di qui, scendi di li, risali ancora eccoci al pendio finale che con un bello strappetto ci porta sulla panoramica cima
Qui tira una bisa fresca, che fare? Potremmo metterci vicino al rifugio al riparo dall’aria, ma quasi quasi con una discesa di poco meno di 200 m abbiamo la piccola località di Capanne di Cosola, che dovrebbe essere più riparata e con annesso bar per qualcosa di caldo. Allora tiro il gruppo in discesa e ci sistemiamo nei prati al semi sole di Capanne.
Un bel caffè, quattro chiacchiere e per il ritorno ripompiamo in salita, giusto per digerire il panino! Ritorniamo in cima per altre foto, ora il cielo è bello limpido e ci gustiamo il crinale che in discesa ci offre una bella vista.
Da come sembra anche oggi il morale è alto.
Per non rifare tutta la strada di salita opto per un piccolo taglio diretto anche perché la neve più morbida ci permette di scendere in maniera più divertente per raggiungere le macchine.
Non si può tornare a casa senza un buon salame di Varzi e poi occorre dare valore a un territorio come l’Oltrepo. Ora abbiamo solo da bere una birra che risulterà alquanto impossibile in quanto i bar varzesi sono tutti pieni, oggi niente birra per buona pace delle nostre pance.
Grazie e complimenti a tutti, anche oggi bel gruppo allegro. La montagna è sempre foriera di allegria e amicizia.