Escursione in Val di Scalve in attesa di nuove nevicate
Ebbene l'inizio dell'anno è piuttosto turbolento, poca neve, gente che fugge, caldo anomalo e il sottoscritto preso da mille pensieri e rogne dell'ultimo minuto. Però per fortuna vengono in soccorso i monti, le persone allegre e l'aria sottile delle alte terre.
Così con un pizzico di logistica auto sempre più complessa riusciamo a trovarci tutti nell'affollato parcheggio della pista da fondo di Schilpario. presentazioni di rito con i vari partecipanti con volti nuovi e meno nuovi e via che si parte a ciaspolare... ciaspolare? Ma la neve scusate dove l'hanno messa?
Eh una volta c'era la neve ma ora il caldo se l'è portata via! ora è rimasta solo una esile striscia gelata!
Non è che sono arrivato e non lo sapevo sia chiaro, il problema è che le alternative erano poche e cercare neve significava andare lontano e il gioco non ne valeva la candela. Quindi scarponi ai piedi e magari qualche rampone e dai oggi concedo l'uso dei ramponcini vista la facilità del percorso e delle scarse pendenze. Ma sia chiaro i ramponcini sono da usare solo su terreni facili. Così la premessa alla partenza, ma oggi ho escursionisti attenti e diligenti.
Via lungo la strada del Vivione dove il primo pezzo rimane noiosino: poca neve e asfalto a tratti! In compenso il bosco è bello. Però basta camminare qualche decina di minuti che po alla fine è quasi un'ora ci ritroviamo fuori dalle selve
Ora inizia la compilation di dolomia, nell'anfiteatro dolomitico dell'Alta Val di Scalve!
L'umore cambia e le chiacchiere aumentano sarà il distanziamento ma c'è bisogno di ripristinare la socialità perchè vedo un mondo al delirio collettivo. Nel frattempo tra una rampocinata e l'altra l'ora di pranzo si avvicina ma anche il passo! Il cielo è velato ma un pallido sole scalda una giornata già calda di suo perchè si riesce a camminare senza guanti!
Ragazzi laggiù la Presolana, quassù il Cimon della Bagozza che sarà una prossima meta estiva, di la c'è un bel giro ad anello... insomma siamo circondati da bellezze e noi con la nostra pancia che richiama cibo restiamo ammaliati.
Dai un ultimo sforzo e raggiungiamo il passo... però la cima si potrebbe... non vedo motivazione ma vista l'ora meglio pendere per la pausa pranzo al pallido sole!
Dal passo la vista spazia sul gruppo dell'Adamello con la sua cima in bella vista e il Carrè Alto famoso per le vicende legate alla guerra bianca durante il primo conflitto mondiale. Dopo l'ammirazione e la carrellata di cime andiamo alla ricerca di uno spiazzo asciutto per appoggiare i nostri fondischiena e consumare il frugal pranzo dell'escursionista.
Tic Toc... no non è il social network, l'ennesimo, ma è il tempo che passa e il sole che scende, quindi meglio fare armi e bagagli e tornare "a baita" come si dice da queste parti!
Così visto che la neve latita e non possiamo fare le discesine alternative torniamo dalla stessa strada fino a valle dove ci attende la consueta birra e dove il sottoscritto in mancanza di una birra pseudo decente si è concesso un bicchiere di vino rosso per scaldare l'animo prima di scendere nella piatta e nebbiosa pianura padana.
Grazie a tutti per aver partecipato e come sempre complimenti per compagnia e allegria, ci vediamo alle prossime avventure sui monti.