Un simpatico e solitario anello alle porte delle cinque terre
Come dire, vado a fare una escursione alle cinque terre alla ricerca della pace e della natura! Certo lo puoi fare, l'importante è stare lontani dai soliti tracciati! Noi oggi ci siamo avvicinati al parco nazionale delle cinque terre ma ci siamo stati ai margini andando su sentieri decisamente meno battuti eppure così panoramici e interessanti.
Partiamo da Milano con la macchina pienissima e sopratutto consapevoli di riuscire a inquinare meno e risparmiarmiando soldini sul viaggio.
Così raggiungiamo il resto del gruppo sul posto parcheggiando free, cosa rara da queste parti. Ovvio che costa fatica di gambe, soprattutto al rientro quando ci dovremo sgaloppare la salita!
Siamo pronti e in pole position, cielo velato ma dietro c'è il sole, sempre nell'ottica del risparmio ma questa volta di gambe, faccio un taglio un po' sporco del percorso e ci mettiamo sulla retta via.
Ora saliamo lungo il bel sentiero, ben mantenuto tra la macchia mediterranea. Oggi il sole è velato e coperto da un lenzuolo lattiginoso, molto sottile ma i raggi UV passano lo stesso e ci si abbronza!
Tira un bel vento che ci obbliga la giacchetta a vento leggera, oggi sperimenteremo tutti i climi: vento, freddino, caldino, caldo, costume da bagno!
Passiamo tra i fiori tipici: elicrisio, mirto, timo, acetoselle, la new entry vesicaria e tante altre specie mediterranee.
Poi è la volta del bel boschetto di pini marittimi conditi dalla vista di un bel borgo tipico ligure e il cielo lattiginoso passa in secondo piano.
Si chiacchiera anche qui oggi, meno visto che siamo meno persone ma sempre piacevole scambiare quattro chiacchiere in compagnia.
Ora passiamo di nuovo sul versante marittimo, siamo più riparati dall'aria ed ecco apparire sotto di noi Bonassola con la sua bella e ampia spiaggia.
Che si fa? due foto, quattro chiacchiere e la sgambata finale fino in cima.
Il percorso non è lungo e il dislivello è tranquillo oggi! In cima lascio per qualche istante il gruppo e vado alla ricerca di un luogo per la pausa pranzo al riparo dal vento e possibilmente in posizione panoramica. Trovo un angolino roccioso che ci serve sul piatto anche i seggiolini naturali.
La pausa pranzo fila liscia come una focaccia alle cipolle tra chiacchere, quelle verbali, e qualche battuta.
Meglio scendere, oggi è domenica e siamo in Ligura, il che si traduce in: più tardi parti e più coda fai. Quindi meglio scegliere il gioco di anticipo.
Scendiamo da un bel sentiero inizialmente roccioso
Poi diventa più ripido, ma la terra secca e sgranosa diventa anche scivolosa e occorre prestare attenzione perchè qui la scivolata è facile e qualcuno è riuscito anche a misurare la consistenza sederotica del terreno. Nulla di grave ma meglio procedere lentamente e con passo più sicuro.
Dopo il calvario della discensione abbiamo un bel traversone semi pianeggiante che ci fa riposare le gambe. Ma siamo in Liguria e non esiste una discesa vera, perchè alla fine, in fondo in fondo trovi sempre una salita!
E così siamo alle porte di Levanto e ci tuffiamo sul lungomare affollato di persone intente a godersi i primi tempori primaverili.
Uno sguardo la google maps e decido per la partenza immediata senza se e senza ma e senza birra! Mannaggia quanto mi è mancata! Così caricati sulle auto si rientra a Milano senza troppo traffico e in un orario decente, giusti giusti per la cena!
Grazie a tutti per aver partecipato e complimenti per la vostra allegria, alla prossima!