Milanesi alla conquista delle montagne del lago d'Iseo
Un sabato dal meteo stupendo e un temporale scampato, sarebbe il sottotitolo aggiuntivo. Oggi con un bel gruppetto ci siamo spinti con una bella e facile escursione sulle prealpi bresciane tra la montagna dei bresciani per eccellenza, il Monte Guglielmo e il loro gioiellino il Lago d'Iseo.
La Corna Trentapassi è una ardita elevazione che domina il Lago d'Iseo ma vive all'ombra del Guglielmo ma non è che si sente così inferiore i suoi percorsi possono essere impervi e severi quanto dolci e panoramici. Noi oggi abbiamo scelto quello più dolce e facile salendo dalla splendida conca alpestre di Zone.
Per prima cosa ho scaldato le gambe delle mie escursioniste ed escursionisti con una buona e dolce colazione in una pasticceria di un anonimo paesino della bresciana. Tanto anonimo che la pasticceria è stata molto gradita.
Poi una volta a Zone il gruppo è pronto per la bella salita. In primis ci tocca il bosco, qui ci vuole pazienza per il panorama
Si comincia la fase della svestizione ma in questo periodo anche se il sole è a picco c'è il vento che fa effetto windchill quindi meglio tenere la giacchetta a vento a portata di mano.
Difatti non appena usciamo dal bosco ecco che eolo inizia a fare il suo lavoro di guastatore della manica corta. Oggi la meteo prevede temporali pomeridiani e difatti osservando il cielo ancora terso e azzurro presenta i primi segnali di instabilità atmosferica. La vedi tra quelle nuvolette che tendono a formarsi dalla pianura, piccoli batuffoli che cercano di verticalizzarsi. Sono ancora lontani piccoli ed effimeri ma hanno un carattere piuttosto imprevedibile.
Noi per ora siamo con dei enormi margini di tempo e il panorama si apre a meraviglia verso il Monte Adamello
Il lago d'Iseo è azzurro e splendido e sullo sfondo possiamo riconoscere tutte le cime delle Orobie Bergamasche, tra le quali Alben, Presonala, Diavolo di Tenda, Pizzo Coca.
Intanto sulla cima notiamo una discreta quantità di persone appollaiate come corvi! Te credo, qui il panorama è stupendo e si guadagna con non molta fatica.
Ma prima di giungere sulla affollata cima ecco che il sottoscritto in una pausa spiegone ti tira fuori la Monnalisa o meglio la Gioconda di Leonardo da Vinci. Con lo sguardo incredulo del gruppo mi immagino i commenti che escono dalle loro teste fumanti di sudore: "Ma che fa? ci da una lezione di arte?" In realtà il nesso con il dipinto leonardiano più famoso al mondo esiste perchè secondo alcuni studi, pare, che sullo sfondo del dipinto della gioconda sia raffigurata la sagoma della Corna Trentapassi in quanto Leonardo transitando da queste parti sia rimasto molto colpito dal paesaggio di queste montagne. Chi lo sa se è vero, dovremmo chiederlo al diretto interessato!
Dopo la lezione di arte è ora di salire in cima perchè oggi il panorama è notevole e la giornata ancora tersa ci offre una splendida visione.
Nel frattempo strizzo uno sguardo verso la mole del Golem e vedo già che le nubi da quella parte iniziano ad assumere una carratteristica tipica del "ehi va che pomeriggio mi sa che scarico".
Vista la situazione prevista ho giocato di anticipo, facendo l'anello al contrario e lasciando per dopo il tratto più lungo nel bosco, perchè avevo due possibilità: fare un taglio per accorciare il percorso, oppure anticipare le nubi e vedere il panorama. Ebbene: il panorama lo abbiamo visto e anche ampio e direi completo ora possiamo avere il tempo di scendere giù ad un passo e sederci sulle comode panche per smangiucchiare qualcosa.
Così dopo le foto di rito in cima giù a rotta di collo verso il colle perchè oltre al frugale pranzo ci attende la colomba pasquale gentilmente offerta dalla direzione!
La cosa bella di oggi sono le così dette botte di c! La prima il meteo splendido del mattino ma li oggi abbiamo il ritorno della donna talismano che porta il sole, la seconda è che abbiamo trovato le panche libere tutte per noi e la terza te la dico dopo.
Ora abbiamo solo... o quasi solo... discesa fino al paese, ma prima troviamo le famose impronte dei dinosauri lungo il percorso. Diciamo che ci vuole molta fantasia e soprattutto queste cose fatte così, all'Italiana, sono sempre approssimative. Comunque dopo una approfondita ricerca le abbiamo notate... forse. Ma più che notarle è interessante sapere come sono arrivate ai giorni nostri.
Alla fine tra una impronta e uno spiegone le nubi temporalesche tanto attese sono arrivate, hanno inizia a farsi sentire con un paio di tuoni, ma il temporale è effimero e cattivo a volte ti fa lo scherzo. Oggi è stato un burlone, tutto fumo e niente arrosto e dopo aver fatto un paio di botti se ne andato a gambe levate e ci ha restituito il sole. Così ho trascinato i miei stanchi escursionisti alle piramidi di zone con un bel anello che da vero "bastard inside" inizia in discesa e finisce in salita!
La cosa bella della risalita? che alla fine del sentiero ci attende un bel chioschetto con tanto di birra, apetizers, cameriere simpatiche e carine e la consapevolezza di una bella giornata trascorsa in natura e allegria!