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cicloturismo

Due giorni per due ruote tra natura, storia e arte

Questo fine settimana ci siamo dati al cicloturismo con un tour ad anello tra Peschiera del Garda e Mantova. Due giornate in cui abbiamo vissuto questo territorio pedalando lungo le piste ciclabili e le strade secondarie tra le colline moreniche del Garda spingendoci a sud verso Mantova passando per luoghi meno frequentati ma decisamente interessanti per storia e natura per poi il giorno successivo fare ritorno seguendo la via più classica e lineare.

Mi ritrovo con tutto il gruppo al punto di partenzaa Peschiera, e dopo le consuete presentazioni e le istruzioni per i pedalanti porto il team del tortello al noleggio bici. Tra selle da regolare, bici grandi per persone piccole e viceversa iniziamo a prendere confidenza con il mezzo. Ma come diavolo funziona il cambio? Aspetta che lo provo io per prima! I cambi delle biciclette sono tutti un po' diversi tra loro ma bastano pochi secondi per capire da che parte di deve schiacciare per cambiare.

Fatto il corso di guida sicura cerco un posto tranquillo per uno spiegone iniziale ma qui sembra che siamo sempre in mezzo a qualcosa! comunque riesco a fare l'intro e via che sfiliamo tra le vie di Peschiera con la sua città fortificata per poi imboccare l'inizio della ciclabile che dalle mura poste tra il lago di Garda e il fiume Mincio ci allontana dal mondo urbanizzato per entrare in quello più silenzioso tra fiume e natura. Il primo tratto sarà in comune con i due giorni ma trovo subito una piccola variante di sponda! così percorriamo una via sterrata tra bellissimi filari di cipressi

ciclabile

Ci concediamo delle belle pause, oggi la fretta la lasciamo a casa! Il percorso è sì lungo ma la giornata bella e l'unico appuntamento che ci scandisce un orario è quello della cena, ci consente di prendere il percorso con calma scoprendone ogni angolo.

Primo punto di approdo il bel borgo di Borghetto di Valeggio Sul Mincio, un vero gioiellino. Di fatto un piccolo borgo ai piedi delle mura del Castello Scaligero che non abbiamo fatto mancare con la salita che ha messo a dura prova le nostre gambe. Ma dal castello il panorama si apre sull'arco alpino con l'Adamello e il più modesto Monte Baldo a fare da sfondo. Qui il sottoscritto narra l'antica leggenda castellana mentre le gambe riposano dopo la salitella.

Dopo le foto di rito, scendiamo e via di nuovo sulla ciclabile dove dopo qualche chilometro abbandoniamo la pista classica per tuffarci nel regno delle varianti. Ora siamo nella piena campagna mantovana, percorrendo la sponda destra del fiume tra piccoli abitati, cascine e campi.

Prima tappa Goito dove troviamo anche uno spazio grazioso per fare sosta e mangiare qualcosa lungo il fiume, poi ci spostiamo più avanti alla ricerca di un caffè per poi riprendere la pedalata lungo il fiume seguendo piccoli sentieri ai piedi della cittadina. Angoli incantevoli!

fiume mincio

Mannaggia alle scalette! in qualche tratto lungo le varianti più pedonali che ciclabili ci troviamo a risalire le scalette che mettono a dura prova il mio team del tortello, se ci aggiungiamo che le biciclette non sono poi tanto leggere...

Tra qualche capitombolo e aiutini vari superiamo questa "via ferrata ciclabile" ritornando nei ranghi.

Riprendiamo a pedalare tra le campagne e dopo qualche chilometro eccoci a Rivalta e successivamente alle Grazie con la sua splendida ansa tra i canneti e la vegetazione tipica delle paludi padane. Un vero incanto in questa stagione.

Un piccolo spiegone sulla natura la storia legata alla prima guerra di indipendenza e sui canneti e poi via di foto e relax.

cigni mincio

Mica troppo relax, perchè di strada ne abbiamo ancora da fare, così ripresa la retta via lasciamo le Grazie per entrare nel territorio di Mantova ma anche qui anzichè prendere la ciclabile lungo la provinciale decido di seguire il corso dei laghi e anche qui natura, bellezza e pace a pochissimi metri dalla città più trafficata.

Vista la giornata e visto anche il meteo per il giorno successivo che ci lascia poco spazio per "temporeggiare" decido di allargare la giornata per viverla più intensamente. Così passiamo da un lago all'altro fino ad un belvedere su Mantova che si rispecchia sul lago. Peccato il sole contro ma il luogo è sicuramente interessante

Mantova

Ora prendiamo il dritto per dritto e raggiungiamo il centro storico di Mantova e bici alla mano camminiamo lungo le sue vie centrali affollate di turisti e avventori del fuori porta. La giornata ha un clima quasi estivo ed è piacevole restare fuori.

Alla fine della giornata ci siamo fatti pedalando 60 Km, le gambe sono ancora forti i nosti fondo schiena reclamano riposo ma preso posto in hotel l'appuntamento è per la cena in un buon ristorante per mangiare i famosi tortelli di zucca accompagnati da un calice di vino rosso, direi promossi, poi l'amaretto nel ripieno ci stava d'incanto!

Una notte di riposo è quella che ci vuole per riprendere le forze seguita da una abbondante colazione. Il risveglio è con il cielo coperto e qualche goccia di pioggia, clima decisamente cambiato. Ma l'umore del team è ancora alto e dopo una accurata visione delle previsioni meteo che per la giornata prevedevano: pioggia, sole, nuvoloso, temporale... in pratica non lo sapevano nemmeno loro... Quando è variabile è variabile, punto!

Fatto sta che la fortuna bacia i belli e noi lo siamo, così alla partenza smette di piovere e ci consente di iniziare all'asciutto e con buone speranze. Oggi avviso che le pause saranno molto contingentate primo per il meteo e secondo perchè il primo pezzo non ha molto da offrire in termini di spiegoni, visto che li ho esauriti il giorno prima.

Quindi entro in modalità giro d'italia tenendo una andatura più "ritmica". Dopo un paio di cilecche da parte del sottoscritto che perdendosi in chiacchiere tira dritto quando deve girare tutto fila liscio fino alle prime goccie di pioggia. 

Ciclabile peschiera Mantova

Mannaggia, questa volta la mia giacca talismano non fa un gran effetto. Così ci bagniamo un pochino ma un provvidenziale sottopasso ci da riparo fino alla cessazione dei fenomeni.

Da li in poi è stato un crescendo verso il sole!

pedalando sole

Pausa a Borghetto come il giorno precedente, giusto il tempo di lasciar passare un breve piovasco, aprofittando per prendere qualcosa di caldo. La difficoltà maggiore è stata quella di trovare un posto in quanto il borgo era come al solito affollato di persone. Il sottoscritto si è messo a guarda delle bici mentre il team si è sparpargliato tra i bar tappando i pochi buchi vuoti nei tavoli!

Gli ultimi chilometri abbiamo avuto il sole dalla nostra parte, finalmente le temperature sono tornate miti e da maniche corte e dopo una salita finale fatta a modi sprint concludiamo il nostro tour cicloturistico.

Bravi tutti e complimenti per la compagnia e allegria. La bici ci ha conquistato, il mantovano sorpreso, i tortelli buonissimi e il meteo alla fine è stato clemente.

Alla prossima avventura!

gruppo cicloturismo milano

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  Le Vie Selvagge di Davide Adamo
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