Escursione sulla cima tra nebbie, sole e qualche veduta
Con un bel gruppo di provenienze miste tra il milanese e il piacentino ci tuffiamo nella splendida Val d'Ayas per salire la bella e panoramica cima del Corno Bussola, un tremila "facile" ma dove occorre un po' di gamba.
Le previsioni annunciavano, che fino al primo mattino le ultime avvisaglie di tempo un po' così così poi rapido passaggio a tempo bello dalla mattina.
Dopo la veloce colazione siamo già in pista o meglio sulla pista. La noiosa strada che ci porta fino all'alpe palasina viene smorzata dalle speranze sul diradamento delle nubi e così pare, perchè i buchi azzurri nel cielo ci sono. Peccato che le cime sono tutte avvolte dalle brume.
Comunque l'ottimismo c'è e la fiducia nelle previsioni pure. Ma sono sempre previsioni
Intanto saliamo! il passo del gruppo è buono e nessuno rimane indietro. Compatti come delle sardine portoghesi in scatola saliamo: Alpe Palasina, Lago Battaglia... sentiero e nebbia. Però la speranza è alta e il luogo nonostante le nuvole è sempre un incanto
Poi saliamo... qui si sale e basta! raggiungiamo il più alto dei laghi e il cielo pare voglia aprirsi. I raggi di sole iniziano a filtrare la montagna si illumina i colori brillano e il morale della truppa raggiunge l'apice.
Dai che si apre! Infatti si intravede la cima! poi ripiomba la nebbia ma si vede che il cielo ha intenzione di rimettersi a posto.
Qualche pausa, beviamo! Poi il tratto attrezzato, qualcuno cerca la fiducia della guida, ma qui non servirà perchè il tratto è molto facile e per nulla esposto. Uno di quei tratti che sui sentieri valdostani viene messo in sicurezza, ma se ti trovi sui ravani orobici valtellinesi non passa nemmeno per l'anticamera del cervello di metterci una catena.
Così tra un tratto ripido e scivoloso e una traccia siamo finalmente in cima a gustarci... la nebbia!
Attendiamo e l'attesa premia perchè le nubi si allontanano, ora il panorama si allarga. Purtroppo i giganti del Monte Rosa e compagnia bella si mostrano per qualche secondo poi tornano a coprirsi, ma intorno a noi il panorama si allarga. La Testa Grigia si erge possente davanti a noi e nella mia testa frulla una malsana idea di proposta da provare per le prossime uscite.
Insomma la Valle d'Aosta avrà l'autostrada più cara d'Italia ma è infinitamente ricca di montagne stupende!
L'Attesa della schiarita sui ghiacciai è vana, è ora di scendere. Ma intelligentemente ho lasciato la cresta panoramica al ritorno nella speranza che tutto si aprisse. Alla fine poco e niente, ma la cresta è piaciuta molto, divertente come sempre fare su e giù per creste mentre il mondo ti scorre sotto i piedi. Sembra di camminare nel cielo!
Finita la cresta si scende ai laghi e di qui è tutta storia conosciuta e pare che anche il sole alla fine faccia la sua uscita definitiva liberando il cielo. Al ritorno riusciamo a intravedere anche il Monte Bianco. Forse se organizzavo l'escursione serale con rientro con la luce della frontale sarebbe stata una bella alternativa!
Bravi tutti, un bel gruppo allegro e simpatico. Vi aspetto alle prossime avventure.