Escursione sul promontorio di Portofino
Quando le coincidenze astrali sono tutte a nostro favore la giornata non può che essere perfetta. Questo sabato ci siamo avventurati nello splendido promontorio di Portofino, dove una fitta rete di sentieri permette di fare escursioni ad anello di tutti i tipi, dalle più facili a quelle più impegnative. La nostra giornata prevedeva un bel itinerario ad anello percorrendo i tratti più panoramici del lato orientale del promontorio e per questo siamo partiti dall’alto così permettendoci di raggiungere in breve i punti panoramici più belli per poi concentrarci sul percorso più tecnico.
Ci ritroviamo in parte a Milano e in parte direttamente sul posto, e dopo una buona colazione, ci mettiamo subito in cammino.
Oggi l’escursione è un pizzico anomala perché dopo una breve salita si inizia gradualmente a scendere.
Prima di scendere però raggiungiamo il primo punto panoramico della giornata.
Piccola pausa e poi si scende per raggiungere le batterie da dove inizia il tratto di sentiero impegnativo. Subito un bel traverso e poi iniziamo con le catene ma il gruppo oggi tiene banco e dopo qualche istruzione per i naviganti superiamo tutti i tratti più impegnativi, tra una foto, una pausa e un guarda che bello.
Raggiungiamo la parte mediana del percorso dove terminano le difficoltà, ora si può camminare più rilassati ma mica è finita qui.
Dopo l’ultimo tratto ancora in traverso con qualche piccolo Sali scendi, una bella risalita nel bosco ci porta ad una piccola costola di macchia mediterranea dalla quale finalmente ci fa scendere diretti alla splendida baia di San Fruttuoso.
Qui possiamo concederci la meritata pausa pranzo con focacce e varie cibaglie frugali tipiche dell’escursionista. Qualcuno tra i quali il sottoscritto si concede un pediluvio invernale al mare. Meglio però non appesantirci perché l’anomalia dell’escursione ci porta al rientro in salita.
Così dopo una breve visita alla chiesetta del convento saliamo decisi lungo il facile sentiero nel bosco che con i suoi tornanti regolari e il terreno privo di difficoltà ci fa salire “più agevolmente”. Una pausa alla preziosa fonte per reidratarci e siamo pronti per l’ultimo strappetto e il facile e pianeggiante percorso che ci porterà alle nostre auto.
Terzo tempo solito al bar e rientro canterino tra musica yogica e tamarra.
Grazie per aver partecipato e per la simpatia alla prossima avventura.