Una escursione ad anello a quaranta gradi!
Escursione a quaranta gradi, non nel senso delle temperature ma nel senso della pendenza. Il vertical della Trentapassi come la chiamano gli amici è un sentiero di cresta con passaggi di roccia facili e divertenti ma quello che spezza le gambe e il fiato è la costante pendenza tra i 35 e i 40° nel suo tratto mediano con qualche breve tratto in traverso che fortunatamente fa riprendere fiato. Si copre un dislivello di 1000 m circa per 3 km circa!
Oggi il gruppetto tutto al femminile mi ha dato soddisfazione perchè sono salite tutte bene nonostante le titubanze con le domande tipiche del caso: "Ma ce la faremo?" "Ma ho sentito che c'è un sentiero vertical, è percaso quello?" I dubbi vengono chiariti dopo le prime roccette quando ci si inizia a divertire e la fatica viene ricompensata.
La giornata è fresca, questo mese di Aprile ci sta dando giornate poco primaverili tra pioggia, neve e qualche giornata soleggiata ma fredda. Il lato positivo che non fa caldo e quindi si cammina senza sudare eccessivamente e le energie sono a pieno regime.
Iniziamo con la bella vista sul Lago d'Iseo.
Poi il sentiero sale deciso ma senza grosse difficoltà fino alla piccola chiesetta. Da qui troviamo il cartello che ci indica la retta via... in tutti i sensi!
Iniziamo con un antipasto a base di catene
Per poi proseguire con un primo piatto a base di sentiero misto roccette, che inizia a dare qualche segnale di verticalità.
Proseguiamo con un tratto più deciso a base di roccette e canalini tutti molto ricchi di appigli e appoggi che accontenta tutti i tipi di gambe e braccia: corte, lunghe, veloci, piedini di fata e piedoni d'Egitto.
Alla fine tutti contenti e quando si vede la meta ormai prossima la gioia pervade perchè dolce, caffè e ammazzacaffè è il panorama grandioso che questa cima dalla quota modesta offre: Il Monte Guglielmo in primo piano, poi si passa per l'Adamello, la Presolana, L'arera, Alben, Grigne, il Monte Rosa e tante altre cime tra Bergamo e Brescia che dopo anni di rivalità si definiscono le due sorelle!
Nel mentre che siamo in cima tiro fuori la simpatica storiella di ispirazione leonardiana che è più gogliardica che reale ma affascina sempre il mistero e il dubbio.
Il vento si alza, qualche nuvolone scuro gira intorno. Oggi davano un minimo rischio di possibile temporale pomeridiano serale, quindi per scaramanzia dopo la lauta mangiata di focaccia e panini scendiamo per il più tranquillo ma pur sempre diretto sentiero che ci riporta a quota lago per un terzo tempo nel dehor di un barettino sul lago!
Grazie a tutte per aver partecipato e complimenti per la vostra tenacia. Salite tutte nei tempi giusti e con molta allegria