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Quattro giorni alla scoperta delle montagne di levante

Diciamolo se un luogo lo trovi interessante e bello con il tempo imbronciato, significa che è sicuramente un bellissimo posto! Così parto dal finale di questa quattro giorni di trekking residenziale nel Parco Naturale dell'Aveto in Liguria che si è dovuto subire i capricci meteorologici di un mese freddo e particolarmente piovoso e nevoso.

Proprio per le condizioni meteo e la neve presente in quota ho apportato qualche modifica al programma. Per nostra fortuna la pioggia è stata solo marginale e siamo riusciti comunque a vivere le giornate all'aria aperta riuscendo a fare le nostre escursioni.

Il primo giorno ci ritroviamo in alta valle a Santo Stefano. La neve è ben presente e qui a meno che non si hanno un paio di ciaspole occorre stare su tracce battute. Così decido per un itinerario alternativo salendo ad una sella per valutare se raggiungere la nostra meta prefissata o restare sulle piste battute dove non si sprofonda più di tanto.

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Saliamo fino al colle ma abbandonare la pista battuta significa sprofondare fino alle ginocchia. Quindi saliamo sulla cimetta poco sopra il colle e nei pressi degli impianti. Oggi ci accontentiamo di questo e nel frattempo abbiamo la fortuna di ammirare il panorama su tutto l'appennino dell'Aveto della Val Trebbia e della Val Nure.

Scendiamo dal versante opposto mentre inizia a nevicare, ma in breve raggiungiamo il prato cipolla dove si trova un piccolo ristoro che useremo come pausa pranzo e visto che ci sono i gestori anche per un caffè.

Per nostra fortuna troviamo un tratto di sentiero nel bosco ben battuto che ci permette di scendere per un itinerario più suggestivo ed escursionistico fino alle auto.

Da Santo Stefano dopo il consueto terzo tempo che ci permette di rompere il ghiaccio con il gruppo ci dirigiamo a Parto Sopralacroce per prendere posto negli appartamenti di Alice.

Un ottima cena e un sonno ristoratore e abbiamo recuperato le forze per l'escursione successiva. Come da programma risciamo a salire ai piedi del Monte Aiona tra l'invaso idroelettrico di Giacopiane e il Monte Agugiaia una cima con il versante sud est verticale e roccioso che domina il paese. La giornata sembra al momento tenere e sono previste piogge probabili tra la metà mattina e il primo pomeriggio. Non ci facciamo scoraggiare e riusciamo a raggiungere la vetta all'asciutto

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Scendiamo verso il lago ma la pioggia a piccoli granini ghiacciati ci impone di trovare riparo nella malga vicina dove riusciamo a consumare il nostro pranzo sotto una tettoia.

La pioggia cessa e visto che comunque in giro c'è ancora aria di pioggia, scendiamo di nuovo in paese per una pausa ristoratrice al caldo e per proseguire ora verso la curiosa e singolare chiesa di San Martino di Licciorno ormai un rudere in mezzo al bosco ma dalla storia interessante che ci racconterà Alice in serata.

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La pioggia alla fine non ci ha raggiunto e siamo riusciti a stare all'aperto fino al pomeriggio!

Il giorno successivo era prevista ancora pioggia soprattutto in alta valle. Quindi opto per un cambio programma e ci dirigiamo al mare e per la precisione a Riva Trigoso che cantieri navali a parte ci offre degli itinerari interessanti e meno battuti. Andiamo alla scoperta dell'area circostante il Monte Moneglia e il più panoramico Comunaglia con un percorso ad anello tra lecceta e macchia mediterranea dagli intensi profumi. La prima parte è su strada poi una volta imboccato il sentiero siamo sui tipici gradoni rocciosi e argillosi della costa. Raggiungiamo la cima del monte Moneglia che non offre panorama ma una volta scesi al Comunaglia eccoci a picco sul mare.

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Ora una volta scesi quasi al livello del mare sarà un lungo traverso sulle scogliere e la macchia mediterranea, una vera goduria. Pausa pranzo con vista mare, dove al terzo morso di focaccia inizia a sgocciolare pioggia! Mettiamo giacche, kway e ponchi e dopo pochi minuti la pioggia svanisce. Meglio così ma se ci lasciava mangiare in santa pace era meglio.

Ultimo giorno la meteo ci regala finalmente una giornata decente, dal clima più primaverile e con un cielo più sereno. Oggi è la volta del Monte Zatta una panoramica montagna composta da tre cime che saliremo tutte compiendo una splendida escursione ad anello. La cresta di salita ci offre qualche passaggio tecnico

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Passaggio molto breve e facile ma che da soddisfazione a tutti. Poi il lungo crinale boscoso in una faggeta meravigliosa dove raggiungiamo per il pranzo la cima centrale con una bella vista sul mare.

Discesa per la cresta opposta con qualche passaggio ripido ma poi ci troviamo su un crinale prativo ampio e meraviglioso dove possiamo ammirare lo zatta e le sue arenarie

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Foto di gruppo e ci avviamo lungo la strada a tratti noiosa fino all'odiato asfalto che per circa un chilometro e mezzo ci riporta alle auto.

Abbiamo trascorso quattro giornate meravigliose all'insegna della scoperta di un territorio meraviglioso nonostante il cielo grigio, il freddo e qualche acquazzone.

Grazie a tutti per aver partecipato e vi aspetto alle prossime avventure.

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  Le Vie Selvagge di Davide Adamo
  Via Monte Rosa 40
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